Protestano contro moschee e fanno entrare 500mila musulmani
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Ipocrisia dei giornali di destra: contro l’islamizzazione a parole, ma a favore dei decreti flussi!
Ogni giorno, i giornali di destra come *Libero* e *Il Giornale* tuonano giustamente contro il pericolo dell’islamizzazione, denunciando la proliferazione di moschee legali e illegali che minacciano la nostra identità. Articoli infuocati, titoli roboanti e editoriali che mettono in guardia contro l’avanzata dell’Islam riempiono le loro pagine, alimentando un allarme che gli italiani condividono. Eppure, questa crociata sembra un’ipocrisia colossale quando il governo di destra, eletto proprio per fermare questa deriva, approva l’ennesimo decreto flussi, spalancando le porte a mezzo milione di immigrati ‘regolari’, con quote garantite a paesi islamici come il Bangladesh. Dov’è la coerenza in tutto questo?
Il silenzio assordante di questi stessi giornali di fronte a questa contraddizione è scandaloso! Mentre Capezzone, Sallusti e Cerno si ergono a paladini contro l’islamizzazione, ignorano bellamente che il vero motore di questo fenomeno non sono le moschee, ma i milioni di immigrati regolari entrati negli ultimi vent’anni, un processo che il governo Meloni continua a sostenere con il loro tacito consenso. Quei decreti flussi non sono altro che un lasciapassare per l’invasione culturale che tanto denunciano, eppure non fiatano, preferendo applaudire la linea del governo piuttosto che ammettere la verità. È un voltafaccia che puzza di opportunismo!
Le moschee ci sono perché ogni anno entrano centinaia di migliaia di immigrati musulmani regolari.
Quando sentite questi opinionisti lanciare i loro allarmi contro l’islamizzazione, è ora di smascherarli! Dite loro che l’islamizzazione non è una malattia misteriosa, ma il risultato diretto dei milioni di persone entrate regolarmente e di quelle che il governo di destra continua a far entrare, con il loro coro di approvazione. La proliferazione delle moschee è solo la conseguenza di questa politica scellerata, non la causa. Eppure, invece di chiedere un azzeramento dei flussi, preferiscono prendersela con i simboli, lasciando intatta la radice del problema. È un gioco delle tre carte che offende l’intelligenza dei lettori!
Questa ipocrisia non è un errore, è una scelta calcolata. I giornali di destra, che dovrebbero essere i primi a difendere la sovranità italiana, si piegano alla narrativa del governo, tradendo chi li legge. Mentre il popolo italiano ha detto NO all’80% nel referendum sulla cittadinanza facile, i decreti flussi di Meloni e i silenzi di Capezzone & Co. dimostrano che l’islamizzazione non è un nemico astratto, ma una realtà costruita da chi oggi finge di combatterla. È un tradimento mascherato da retorica patriottica, e i cittadini meritano di meglio di questa farsa!
Basta con questa finzione! Non chiamiamola prostituzione intellettuale, un mestiere troppo antico e dignitoso per questi mestieranti della parola. Chiediamo invece coerenza: se l’islamizzazione è il pericolo che dite, allora fermate i flussi, e le moschee si chiuderanno da solo per mancanza di fedeli: difendete davvero l’Italia, non solo a parole. Il governo eletto per questo scopo ha il dovere di agire, e i giornali di destra devono smetterla di fare da megafono compiacente. Altrimenti, l’unica cosa che resterà sarà un paese trasformato da chi oggi finge di salvarlo, e questo non lo perdoneremo mai!
Esatto. Un governo vergognoso, insieme ai suoi giornalai di fiducia, che ricevono fondi statali.