Firenze: ghanese 37enne rapina turista americana e picchia lo zio, le nostre città sono un inferno per colpa degli immigrati!

Un episodio di violenza scioccante scuote Firenze: nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 luglio, un immigrato ghanese di 37 anni ha aggredito una turista americana di 27 anni in via Zannoni, vicino alla stazione, strappandole la borsa e trascinandola a terra per diversi metri. Quando lo zio della vittima, un 47enne americano, è intervenuto in sua difesa, il criminale lo ha picchiato con pugni al volto, lasciandolo ferito. È l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata sta trasformando le nostre città in un inferno, dove le donne e i cittadini onesti sono prede facili, e lo Stato fallisce nel proteggerci da questi predatori stranieri.

L’aggressione, avvenuta intorno alle 2:00, è stata fermata solo dall’intervento tempestivo della polizia, che ha arrestato il ghanese in flagranza di reato nei pressi di via Nazionale. La turista ha riportato contusioni, mentre lo zio ha subito lesioni facciali, entrambi medicati sul posto. Questo non è un caso isolato: a Perugia, tre magrebini hanno aggredito una donna mentre buttava la spazzatura; a Torino, un egiziano ha violentato una 12enne a Porta Nuova; a Latina, un rumeno ha abusato di una 17enne. L’Italia è sotto assedio, e la presenza di immigrati come questo ghanese, che agiscono con impunità, sta distruggendo la sicurezza delle nostre strade.

Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo crimine e terrore. Lo Stato è cieco: sei mesi per il bus 80, tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato in pochi giorni. È un’ipocrisia schifosa: le autorità arrestano solo dopo il fatto, lasciando i cittadini in balia di questi delinquenti. Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. Firenze non può essere un altro mattatoio: svegliamoci, o l’Italia sarà persa!