Feroce aggressione razziale: disabile pestato a sangue da immigrati
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Brutale Aggressione Razziale Contro un Disabile Italiano
Alle 11:30 PM CEST del 4 luglio 2025, un’ondata di sdegno travolge l’Italia: un disabile italiano di 35 anni, affetto da un grave deficit psichico, è stato brutalmente picchiato e lasciato sanguinante in un B&B di Lecce da due immigrati, la sua tutrice di 65 anni e il compagno 31enne, in un’aggressione razziale che grida vendetta! Il 20 agosto 2023, questo innocente, indifeso e incapace di difendersi, è stato massacrato «per motivi futili e abietti», come denuncia la procura, in un atto di violenza cieca e disumana. I carabinieri, allertati dal titolare della struttura, lo hanno trovato in un lago di sangue, con ferite al volto, escoriazioni al petto, mani e braccia sporche, e un pannolone intriso di feci, abbandonato come un rifiuto. Questo è il volto dell’immigrazione incontrollata: un disabile italiano sacrificato da stranieri che lo Stato ha accolto. Fermiamo questa barbarie, azzeriamo l’immigrazione islamica regolare e proteggiamo i nostri vulnerabili!
Un Disabile Massacrato: L’Infamia di Due Albanesi
La scena è da brividi: il 35enne disabile, dopo la morte del padre, era stato affidato alla tutrice albanese di 65 anni, che con il suo compagno 31enne lo ha ridotto in fin di vita nel B&B di Lecce. All’arrivo dei carabinieri, il giovane era «sanguinante e in uno stato di forte agitazione», con una ferita lacero-contusa sull’arcata sopraccigliare, algie all’arto inferiore destro e allo zigomo, incapace di esprimersi per le sue gravi patologie psichiatriche. Tentava disperatamente di manifestare il suo dolore, ma i suoi aggressori lo avevano già abbandonato, lasciandolo in un lago di sangue. La procura ha rinviato a giudizio i due albanesi per lesioni personali aggravate, ma il movente resta oscuro: un crimine razziale contro un italiano indifeso, reso possibile dall’immigrazione incontrollata che infesta le nostre terre!
L’Immigrazione Traditrice: Un Pericolo per i Nostri Disabili
Questa aggressione non è un caso isolato: l’immigrazione, anche non islamica come in questo caso, è un flagello che devasta l’Italia. A Roma, tre tunisini hanno molestato una 25enne al Concertone; a San Secondo Parmense, un nordafricano ha accoltellato la moglie; a Savignano, un marocchino ha violentato due ragazze, fermato solo dai cittadini. A Milano, piazza Duca d’Aosta è occupata per l’ifṭār; a Monfalcone, un partito islamico promuove niqab e sharia. L’immigrazione islamica regolare, in particolare, porta violenza: a Udine, musulmani urlano «Portaci le puttane»; a Cremona, ragazze sono picchiate per il Ramadan. I disabili italiani, come questo 35enne, sono le prime vittime di una società che accoglie stranieri a scapito dei suoi cittadini più vulnerabili. È un tradimento che grida vendetta!
Fermiamo l’Invasione: Proteggiamo i Nostri Disabili!
Chi permette questa immigrazione incontrollata è un traditore della patria! La tutrice albanese e il suo compagno, accolti in Italia, hanno massacrato un disabile italiano, e lo Stato ha fallito nel proteggerlo. Dobbiamo azzerare l’immigrazione islamica regolare, espellere ogni straniero che delinque e introdurre lo ius sanguinis integrale. Lecce non può diventare un campo di battaglia, e l’Italia non può tollerare che i suoi disabili siano sacrificati! Riprendiamoci la nostra terra, la nostra dignità, la nostra sicurezza, prima che altri innocenti cadano vittime di questa barbarie!
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