Rom picchiano uomo a sangue e molestano bambini davanti le scuole
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Li paghiamo per molestare i bambini e perseguitare gli adutli. La decadenza di una civiltà si misura dal grado di arroganza delle minoranze parassitarie. In una civiltà sana non esistono. In una società seminormale non aprono bocca. Nella nostra fanno quello che vogliono.
Quanti milioni di euro sono stati investiti dallo Stato italiano per l’integrazione dei rom?
1️⃣ Bologna, un tecnico che stava facendo dei rilievi è stato pestato a sangue da una banda di rom che si era appena accampata in una strada limitrofa, come succede ormai ogni anno, nella… pic.twitter.com/fq4oYwwTCb
— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 4, 2025
Italia: milioni buttati per integrare i rom, ma le città sono ostaggio di violenza e degrado!
Lo Stato italiano ha investito milioni di euro per l’integrazione dei rom, con cifre che negli ultimi anni hanno superato i 57,2 milioni stanziati dall’Emilia-Romagna per il welfare e i 10 milioni del decreto Omnibus per il Terzo Settore, senza contare i fondi per progetti locali come i 128.000 euro di Bologna per asili e scuole o i 30 milioni a Mirandola per la sanità territoriale. Eppure, questi soldi sembrano svanire nel nulla, lasciando le città in balia di una violenza e un degrado insopportabili. A Bologna, un tecnico che effettuava rilievi è stato pestato a sangue da una banda di rom accampati abusivamente, spariti subito dopo l’aggressione, mentre l’amministrazione comunale guarda altrove. A Torino, una faida interna a una famiglia rom ha portato al pestaggio di un 17enne e all’investimento volontario del padre di 38 anni con un’auto, mentre residenti stremati denunciano bambini di 7 anni che fumano, adulti che urinano per strada e feste selvagge davanti alle scuole. A Giugliano, da oltre 20 anni, i roghi tossici dei campi rom avvelenano l’aria, e nessuno fa nulla. È un’ipocrisia schifosa: milioni sprecati per “integrare” chi si rifiuta di rispettare le nostre regole, trasformando l’Italia in un campo di battaglia.
L’aggressione a Bologna, avvenuta pochi giorni fa in una strada limitrofa a un’area abituale di accampamenti, è solo l’ultimo esempio di una spirale di violenza ignorata: il tecnico, aggredito senza motivo, è stato lasciato inerme, e i rom sono fuggiti con i loro camper, beffando ogni tentativo di controllo. A Torino, la faida rom ha sconvolto corso Grosseto e corso Tassoni, con il padre investito davanti all’ospedale Maria Vittoria, mentre il degrado degli accampamenti abusivi davanti alle scuole ha spinto i cittadini al limite, con scene di bambini che fumano e adulti che urinano in pubblico. A Giugliano, i roghi stagionali, denunciati da anni, continuano a inquinare senza che le autorità intervengano, dimostrando un fallimento totale delle politiche di integrazione. Questi episodi si aggiungono a una lista infinita: a Piacenza, immigrati armati saccheggiano quartieri; a Firenze, un ghanese rapina una turista; a Perugia, magrebini aggrediscono una donna.
Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, drenando risorse pubbliche per nulla. Lo Stato è cieco: sei mesi per il bus 80, tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato. È un insulto: milioni di euro spariscono in progetti inutili, mentre i rom devastano le nostre vite. Basta con questa follia: espulsioni immediate, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione e stop ai finanziamenti per i campi rom. Le nostre città non possono essere più un mattatoio: svegliamoci, o l’Italia sarà persa!
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