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**Basta Violenza, Basta Immigrazione: il Caso del Violentatore Seriale Marocchino Scuote l’Italia**

L’Ansa riprende l’articolo del “Corriere Romagna” ma sbianchetta “di origini marocchine”

Arrestato il violentatore seriale del cesenate: il 19enne marocchino con precedenti sarebbe l’autore di due diverse violenze sessuali

👉 una ai danni di una coetanea a Gambettola in un… pic.twitter.com/HebjrWUsYP

— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 4, 2025

Un altro episodio di violenza brutale scuote il cuore dell’Italia, e ancora una volta il colpevole è un immigrato non europeo. A Gambettola, nel cesenate, un 19enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, è stato arrestato come presunto autore di due gravi episodi di violenza sessuale. Il primo, avvenuto due notti fa in un parcheggio, ha visto una giovane coetanea aggredita in un’area isolata, sfuggendo al peggio solo grazie all’intervento degli amici che hanno rischiato di linciarlo. Il secondo, risalente a dieci giorni fa, ha colpito un’altra vittima, una ragazzina, durante una festa in collina. Due crimini efferati che mettono in luce un problema che non possiamo più ignorare: l’immigrazione incontrollata e i suoi effetti devastanti sulla sicurezza delle donne italiane.

Questi episodi non sono casi isolati. Da Milano a Roma, da Bologna a piccoli comuni come Gambettola, le cronache riportano un aumento allarmante di violenze sessuali perpetrate da immigrati, spesso giovani maschi provenienti da contesti culturali incompatibili con i valori di rispetto e civiltà che l’Italia rappresenta. Il caso del 19enne marocchino, che ha seminato terrore nel cesenate, è solo l’ultimo di una lunga serie che vede le nostre donne, le nostre figlie, ridotte a prede in balia di individui che non hanno alcun diritto di calpestare il nostro suolo.

E mentre le italiane vivono nel terrore, c’è chi, come il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, sembra intenzionato a peggiorare la situazione. In un atto di sconcertante miopia politica, Tajani starebbe appoggiando, insieme al PD, il famigerato *ius scholae*, una proposta che concederebbe la cittadinanza italiana a giovani immigrati dopo un semplice percorso scolastico. Questo significherebbe trasformare individui come il violentatore marocchino in “italiani” sulla carta, rendendo ancora più difficile la loro espulsione e minando il concetto stesso di cittadinanza. È un affronto agli italiani onesti che chiedono sicurezza, un regalo a chi non rispetta le nostre leggi e un incentivo per ulteriori flussi migratori. Tajani e i suoi alleati devono rendersi conto che gli italiani non accetteranno mai di vedere i responsabili di crimini tanto gravi premiati con un passaporto che non meritano.

È ora di dire basta. L’immigrazione regolare non europea deve essere azzerata. Non si tratta di razzismo, ma di sopravvivenza. Ogni giorno le italiane vivono nella paura, costrette a guardarsi le spalle in luoghi che dovrebbero essere sicuri: parchi, parcheggi, feste. La presenza di individui come questo marocchino, con precedenti penali e nessuna intenzione di integrarsi, rappresenta una minaccia diretta alla nostra società. Le autorità devono agire con fermezza: non basta arrestare i colpevoli dopo che il danno è fatto. Bisogna prevenire, e la prevenzione passa per una chiusura totale dei flussi migratori da paesi che non condividono i nostri principi fondamentali.

Chiediamo al governo di adottare misure drastiche: stop immediato all’immigrazione regolare non europea, espulsione di chiunque abbia precedenti penali, e pene severissime per chi commette reati contro le persone, soprattutto le donne. Non possiamo continuare a sacrificare la sicurezza delle italiane sull’altare di un multiculturalismo fallimentare. La rabbia degli amici della vittima di Gambettola, che hanno reagito con forza, è la stessa che monta tra gli italiani stanchi di subire. È tempo di ascoltare questa rabbia e trasformarla in azione.

Non vogliamo più leggere di ragazze violentate, di famiglie distrutte, di comunità sotto shock. Vogliamo un’Italia sicura, dove le donne possano camminare libere senza temere per la loro incolumità. Azzerare l’immigrazione non europea è il primo passo per riconquistare la nostra dignità e proteggere ciò che ci è più caro. Basta parole, basta promesse: è ora di agire.