Massacrato da immigrati rimane paralizzato: lui è morto e loro sono liberi

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By V luglio 6, 2025 22:33

Massacrato da immigrati rimane paralizzato: lui è morto e loro sono liberi

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L’Immigrazione Selvaggia Distrugge Vite: La Tragedia di Nello Balestra


L’Immigrazione Selvaggia Distrugge Vite: La Tragedia di Nello Balestra

L’Italia piange un altro innocente sacrificato sull’altare dell’immigrazione incontrollata. Giovanni “Nello” Balestra, 83 anni, è morto il 5 luglio 2025 a Cividate, spezzato da ferite inguaribili inflitte 11 anni fa da quattro immigrati. Questo anziano, simbolo di resilienza, ha trascorso l’ultimo decennio paralizzato, un destino crudele che grida vendetta contro una politica migratoria che ha fallito miseramente.

Nel 2014, Nello e suo figlio Adriano furono aggrediti nella loro azienda, la Bm Officine Meccaniche, da quattro malviventi stranieri entrati per rubare materiale ferroso. Colti sul fatto da Adriano, invece di fuggire, questi criminali hanno scatenato una violenza brutale. Nello, accorso in difesa del figlio, fu colpito con una sbarra di ferro, entrando in coma e rimanendo paralizzato nella parte sinistra del corpo. Una vita distrutta da mani straniere senza scrupoli.

La tragedia non si ferma alla violenza fisica. Nello, uomo di una volta, non si è mai arreso. Nonostante la paralisi, ha combattuto ogni giorno con terapie per tornare a camminare e riprendere la patente. Il figlio Adriano ricorda: “Voleva muoversi da solo, non conosceva la resa”. Ma questa tenacia non è bastata contro le conseguenze di un’aggressione che poteva essere evitata con controlli più severi sull’immigrazione.

I quattro aggressori, rintracciati in Romania dopo un anno di indagini, sono stati condannati nel 2017 con pene tra 4 e 8 anni per rapina aggravata, tentato omicidio e lesioni. Pene ridicole che dimostrano l’impotenza della giustizia di fronte a crimini commessi da immigrati. Oggi, molti di loro potrebbero essere già liberi, pronti a colpire ancora, mentre Nello giace morto, vittima di un sistema che li ha accolti senza proteggerci.

Questa non è solo la storia di Nello, ma di un’Italia sotto assedio. L’immigrazione selvaggia porta con sé criminalità e sofferenza. Quanti altri padri, figli e anziani devono cadere prima che il governo agisca? La presenza di questi quattro romeni, entrati illegalmente o senza controlli, è la prova di una frontiera aperta che ci espone al pericolo.

Il dramma di Nello Balestra non è un caso isolato. Pensiamo a Maurizio Gugliotta, sgozzato a Torino nel 2017 da un immigrato nigeriano, o a Pamela Mastropietro, fatta a pezzi a Macerata nel 2018 da un altro nigeriano. Ogni vita spezzata è un monito: l’immigrazione incontrollata alimenta violenza e morte, e la magistratura non fa abbastanza per fermarla.

La famiglia Balestra ha scelto di tacere, lasciandosi alle spalle l’orrore, ma il silenzio non cancella la realtà. L’Italia non può più permettersi di ignorare il legame tra immigrazione incontrollata e crimini efferati. La positività di Nello, la sua bontà, sono state schiacciate da un sistema che privilegia gli stranieri a scapito dei cittadini.

Basta con questa follia! Chiediamo frontiere chiuse, espulsioni immediate per i criminali immigrati, e pene severe senza sconti. La morte di Nello è un campanello d’allarme: l’immigrazione selvaggia distrugge le nostre vite, e il governo deve agire ora per proteggerci.

La comunità di Cividate piange un eroe silenzioso, ma il lutto non deve essere vano. La sua sofferenza deve spingere l’Italia a un cambiamento radicale. Non possiamo più tollerare che immigrati violenti entrino e devastino le nostre famiglie. È tempo di dire basta.

Il 7 luglio 2025, mentre si celebrano i funerali di Nello, l’Italia deve scegliere: continuare a subire o rialzarsi. La tragedia di questo anziano paralizzato da immigrati romeni deve essere l’ultima. Sveglia, Italia! Fermiamo l’invasione prima che sia troppo tardi.


Massacrato da immigrati rimane paralizzato: lui è morto e loro sono liberi ultima modifica: 2025-07-06T22:33:12+00:00 da V
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