Toghe liberano clandestini dai CPR e loro uccidono, Salis: “Liberiamoli tutti”
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La magistratura italiana ha toccato il fondo: in troppi casi un’organismo pro-clandestini che libera assassini e brinda alla loro impunità. Ieri, la Corte d’appello di Cagliari ha rimesso in libertà un detenuto dal CPR di Macomer, spalancando una breccia per il “diritto alla libertà personale” dei migranti irregolari. E mentre Ilaria Salis, europarlamentare nota per le sue posizioni radicali, esulta su X, gridando alla “liberazione di tutti i clandestini”, riaffiora un nome che dovrebbe far tremare ogni italiano: Redouane Moslli. Dal CPR di Macomer, questo marocchino fu liberato anni fa, per poi massacrare a coltellate la 72enne Franca Marasco a Foggia nel 2023. È un’onta insopportabile: le toghe rosse non solo falliscono nel proteggere i cittadini, ma celebrano chi li minaccia. Basta, è ora di smantellare questa casta di giudici traditori.
Moslli, un irregolare con un curriculum criminale – rapine, ricettazioni, porto d’armi abusivo – era stato chiuso nel CPR di Macomer dopo aver scontato una pena. Ma un giudice di pace, con una decisione assurda, non convalidò il trattenimento, lasciandolo libero di vagare. Risultato? Il 28 agosto 2023, entrò nella tabaccheria di Franca Marasco, la colpì con quattro fendenti a collo e addome per 70 euro e due telefonini, e la lasciò morire. Un’esecuzione per un bottino da quattro soldi, resa possibile dall’incapacità – o complicità? – della magistratura. E ora, lo stesso CPR di Macomer diventa simbolo di un “liberi tutti” che Salis plaude senza ritegno, ignorando il sangue versato.
Questa sentenza della Corte d’appello non è giustizia: è un insulto ai cittadini. La Consulta, con le sue sentenze ideologiche sui CPR, ha aperto la strada a queste liberazioni, ammettendo che tocca al Parlamento intervenire ma continuando a pontificare. Le toghe rosse, con la loro ossessione pro-migranti, hanno trasformato i CPR da centri di rimpatrio in alberghi per delinquenti. E Salis, invece di chiedere sicurezza, esulta per un sistema che ha già fallito con Moslli, permettendogli di tornare a uccidere. È un circo dell’ipocrisia: i giudici liberano, i politici radicali applaudono, e le vittime come Franca pagano il prezzo.
La magistratura non è più un pilastro dello Stato: è un’arma nelle mani di chi vuole un’Italia senza confini né legge. Moslli non era un caso isolato: è la prova che queste liberazioni mettono a rischio la vita dei cittadini. E mentre Salis sogna un’invasione di clandestini, le famiglie italiane vivono nel terrore. Non ci sono attenuanti: questa casta di giudici pro-clandestini va smantellata. I CPR devono tornare a essere strumenti di espulsione, non di rilascio. E chi, come Salis, esulta per questi orrori, deve essere chiamato a rispondere.
Basta con le toghe che si inchinano ai migranti e calpestano il popolo. Aboliamo questa magistratura marcia, sostituiamola con giudici che rispondano ai cittadini, non alle élite globaliste. Il sangue di Franca Marasco non può essere dimenticato: è il grido di un’Italia che vuole giustizia, non tradimento.
Dal CPR di Macomer, venne liberato anche il clandestino marocchino Redoane Moslli che poi uccise la 72enne Franca Marasco a Foggia.
Questo è il “liberi tutti” @SalisIlaria. pic.twitter.com/rKcHAMmx6U
— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 6, 2025
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