Padova: omicidio Maria Pellegrini riaperto dopo 17 anni, un albanese indagato – l’immigrazione nasconde mostri!

Un delitto irrisolto torna a galla con furia: Maria Pellegrini, un’anziana maestra in pensione di 78 anni, fu trovata soffocata con un sacchetto di cellophane stretto sul volto nel letto della sua casa a Casalserugo nel dicembre 2008, e ora, dopo 17 anni, la tecnologia forense ha riaperto il caso, puntando il dito contro un cittadino albanese di 47 anni, attualmente in carcere per furto. Questo mostro, che potrebbe aver usato un nastro adesivo per fissare il cellophane e uccidere la donna, è l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata nasconde predatori nelle nostre comunità, e lo Stato, con le sue indagini fallite per anni, ha lasciato impunito un assassino che ora emerge grazie al Dna.

La svolta arriva dalle analisi genetiche sul nastro adesivo, che potrebbero collegare l’indagato al delitto, spingendo la Procura di Padova a richiedere una perizia in incidente probatorio. Il Gip Claudio Marassi ha incaricato i periti Ugo Ricci e Carlo Previdere di verificare la compatibilità del Dna, con i consulenti delle parti – gli avvocati Gianni Morrone e Luana Masiero per i parenti, e Fabio Crea per l’indagato – presenti. Crea ha chiesto di controllare la regolarità della catena di custodia, ma il fatto resta: Maria, con il suo patrimonio immobiliare milionario gestito con decisione, potrebbe essere stata vittima di una rapina finita male o di inimicizie, e l’immigrazione ha portato il suo possibile carnefice.

Dal 2022, 281.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” come questo albanese si moltiplicano, portando solo crimine. Le autorità, sempre alla ricerca dello Stasi di turno, hanno fallito per 17 anni, lasciando che un immigrato albanese potesse colpire e scomparire, e ora si affidano a perizie quando il danno è fatto. Basta con questa follia: espulsioni immediate, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. Casalserugo non può essere un altro cimitero: svegliamoci, o l’Italia sarà persa!