Marocchino violenta 4 donne in 1 mese: no espulso prima perché ha la cittadinanza
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**ORRORE SULL’ARGINE DELL’ADIGE: CON LO IUS SCHOLAE DI TAJANI E FORZA ITALIA, UN FUTURO DI VIOLENZA?**
Era già noto come violentatore ma non lo avevano espulso perché nato in Italia e diventato ‘italiano’ al diciottesimo anno di età. Così ha potuto violentare altre quattro donne. Non solo la legge di Tajani moltiplicherebbe questo problema, anche quella attuale deve essere sostituita dallo ius sanguinis integrale.
Arrestato il violentatore seriale dell'argine del fiume Adige, responsabile di tre episodi di violenza sessuale consumata e una tentata
👉 è un 23enne marocchino con CITTADINANZA ITALIANA, nato e cresciuto in Italia pic.twitter.com/7bjeiQHtBG
— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 8, 2025
Un’ondata di terrore ha travolto Legnago, in provincia di Verona, dove un immigrato di 23 anni, nato e cresciuto in Italia, è stato arrestato come responsabile di tre brutali violenze sessuali e una tentata lungo l’argine del fiume Adige. Questo predatore seriale, che ha trasformato un luogo di pace in un incubo, è la prova vivente dei rischi che politiche come lo *ius scholae*, tanto care ad Antonio Tajani e Forza Italia, potrebbero moltiplicare. Se un immigrato con cittadinanza italiana, integrato nella nostra società, è capace di tali atrocità, cosa accadrà quando la cittadinanza verrà concessa a migliaia di altri con un semplice percorso scolastico?
Le indagini dei carabinieri di Legnago hanno inchiodato il 23enne, residente nella bassa veronese e già noto alle forze dell’ordine, grazie alle testimonianze delle vittime e a un meticoloso lavoro investigativo. Le sue azioni sono agghiaccianti: approfittando della solitudine delle donne lungo l’argine, le aggrediva con violenza inaudita. Una delle vittime, una donna di 50 anni, ha descritto l’orrore di essere stata trascinata tra le sterpaglie e abusata il 13 giugno 2025. Solo una delle quattro donne è riuscita a sfuggire, ma le altre portano cicatrici indelebili. Questi crimini, avvenuti in pieno giorno, hanno trasformato l’argine dell’Adige in un luogo di paura, dove nessuno si sente più al sicuro.
L’arresto, eseguito su ordinanza del Gip di Verona, non basta a placare l’indignazione della comunità. La domanda che risuona tra i cittadini è una: come può un immigrato, cresciuto in Italia e con cittadinanza, trasformarsi in un mostro seriale? E, soprattutto, cosa succederebbe se lo *ius scholae* di Tajani e Forza Italia, che propone di concedere la cittadinanza a chi completa un ciclo di studi, aprisse le porte a migliaia di nuovi cittadini senza un reale controllo sulla loro integrazione? Questo caso dimostra che crescere in Italia non garantisce rispetto per le nostre leggi o valori. Con politiche lassiste come lo *ius scholae*, il rischio è che episodi del genere si moltiplichino, trasformando le nostre città in giungle dove la sicurezza è un ricordo.
A Legnago, le donne non escono più sole, i genitori temono per le loro figlie, e l’argine dell’Adige è deserto. La cittadinanza è furiosa: possibile che un immigrato, già noto alle autorità, abbia potuto agire indisturbato? Le indagini proseguono per verificare altri eventuali crimini, ma il danno è fatto. La fiducia nella sicurezza è distrutta, e la proposta di Forza Italia di allargare la cittadinanza con lo *ius scholae* appare come una bomba a orologeria. Se un individuo come questo, integrato e cittadino italiano, ha seminato terrore, quante altre minacce potrebbero emergere con una legge che facilita l’accesso alla cittadinanza senza filtri?
La comunità di Legnago chiede giustizia e protezione. Il 23enne, ora in carcere a Montorio, dovrà rispondere di reati gravissimi, ma il vero allarme è politico. Lo *ius scholae* di Tajani e Forza Italia rischia di mettere a repentaglio la sicurezza di tutti, aprendo le porte a chi, come questo violentatore, dimostra che la cittadinanza non è sinonimo di rispetto. È ora di fermare queste follie ideologiche e pretendere misure severe contro chi minaccia le nostre vite. La sicurezza dei cittadini non può essere sacrificata sull’altare del buonismo!
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