Italiano picchiato a sangue dai maranza sotto il monumento ai Caduti
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Erba. È un’umiliazione che fa esplodere la rabbia di ogni italiano. Venerdì sera, intorno alle 22:30, un ragazzo erbese di 19 anni è stato aggredito brutalmente davanti alla fidanzata ai piedi del Monumento ai Caduti, un luogo simbolo della città, mentre si dirigeva con lei verso il teatro Licinium per uno spettacolo. Due coetanei immigrati, con la scusa di chiedere una sigaretta, lo hanno provocato, graffiato e preso a pugni senza motivo, lasciandolo a terra prima di dileguarsi. Trasportato in codice giallo all’ospedale di Erba con una prognosi di 20 giorni, la vittima è l’ennesima preda di una violenza che terrorizza, e i responsabili – denunciati a piede libero dai Carabinieri – sono ancora liberi di colpire. È un insulto alla nostra terra, e le istituzioni tacciono!
L’aggressione, avvenuta in una zona suggestiva e pacifica come il Monumento ai Caduti, è un affronto alla memoria e alla sicurezza. I due ventenni immigrati, residenti fuori città, hanno usato un pretesto banale per scatenare la loro furia, e solo l’intervento del 112 – con ambulanza del Lariosoccorso e Carabinieri – ha evitato il peggio. Uno è stato rintracciato a mezzanotte, l’altro identificato, ma la denuncia a piede libero è una barzelletta: questi delinquenti, con la loro arroganza, sanno di essere protetti da un sistema marcio. Le toghe rosse, invece di espellerli, preferiscono perseguitare chi si difende, come Articolo 52, lasciando Erba in balia di questa feccia. È un doppio standard schifoso!
E il governo di destra? Dov’è? Un esecutivo che si vanta di essere “sovranista” non muove un dito, senza rimpatri né azioni contro questa escalation di violenza, che segue l’episodio di piazza del Mercato del 4 luglio, dove un uomo e due agenti della polizia locale sono stati feriti. Chiediamo pene severe, espulsioni immediate per gli immigrati che delinquono, e un’azione decisa per garantire sicurezza.
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