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Africano arrivato illegalmente su un barcone l’8 luglio, è stato accusato di 3 stupri, un tentato stupro, violenza sessuale su minore e molestie. Questi crimini, commessi in soli 2 giorni in una via centrale hanno scatenato la rivolta

**Epping: il Fallimento dell’Integrazione e la Rivolta contro l’Immigrazione Forzata**

Epping, una tranquilla cittadina dell’Essex, Regno Unito, è diventata il simbolo di un’Europa tradita dalle illusioni dell’integrazione. Il 13 luglio 2025, una protesta davanti al Bell Hotel, che ospita richiedenti asilo, è degenerata in scontri violenti dopo che Hadush Gerberslasie Kebatu, un etiope di 38 anni arrivato illegalmente su un barcone l’8 luglio, è stato accusato di tre aggressioni sessuali, una tentata istigazione a un’attività sessuale con una minore e molestie. Questi crimini, commessi in soli due giorni in una via centrale di Epping, hanno acceso la rabbia dei residenti, dimostrando che l’immigrazione incontrollata non porta arricchimento, ma conflitto razziale e insicurezza. L’Italia deve prendere nota: continuare a imporre l’immigrazione ai popoli significa condannarli al caos.

**Un crimine che scatena la ribellione**
Le accuse contro Kebatu, che ha negato i reati, hanno spinto centinaia di cittadini a manifestare davanti al Bell Hotel, chiedendo la sua chiusura. La protesta, inizialmente pacifica, è esplosa quando un gruppo di contro-manifestanti di Waltham Forest Stand Up to Racism, con cartelli che recitavano “Refugees Welcome: Stop the Far-Right”, ha affrontato i residenti. Gli scontri, che hanno visto un contro-manifestante colpito e la polizia costretta a intervenire, non sono stati mossi da xenofobia, ma da un’esasperazione legittima. Una ragazza, una delle vittime di Kebatu, è stata aggredita in pieno giorno su una strada affollata, e suo padre era tra i manifestanti. Come si può biasimare una comunità che si ribella quando un immigrato, arrivato da appena otto giorni, semina terrore?[](https://www.bbc.co.uk/news/articles/c3vdeekq031o)

**Autorità impotenti, cittadini abbandonati**
La polizia dell’Essex, pur promettendo pattuglie mirate, non ha effettuato arresti durante gli scontri, lasciando i residenti a fronteggiare da soli la crisi. Il leader del consiglio distrettuale, Chris Whitbread, ha scritto al Home Office chiedendo la chiusura immediata del Bell Hotel, denunciando una decisione sbagliata sin dall’inizio. Una petizione per chiudere l’hotel e un’altra struttura simile a Bobbingworth ha raccolto oltre 4.500 firme, riflettendo un malcontento diffuso. La procuratrice Serena Berry ha sottolineato che Kebatu, in custodia cautelare in attesa del processo entro 56 giorni, “non ha legami con nessuno o alcun luogo nel Regno Unito”, un dettaglio che evidenzia l’assurdità di ospitare individui senza radici in strutture inadeguate.[](https://www.standard.co.uk/news/uk/fight-erupts-migrant-hotel-epping-b1238009.html)[](https://www.gbnews.com/news/small-boat-migrant-accused-of-four-sex-crimes-in-two-days-just-one-week-after-crossing-channel)

**L’integrazione: un sogno infranto**
Epping, con il suo Bell Hotel trasformato in un centro per richiedenti asilo, doveva essere un esempio di accoglienza. Invece, è la prova che l’integrazione è un mito. Kebatu, un etiope arrivato illegalmente, non ha cercato di adattarsi, ma ha commesso crimini gravi in meno di due settimane. Questo non è un caso isolato, ma il risultato di politiche migratorie che ignorano le profonde differenze culturali. La comunità di Epping non protesta per odio, ma per difendere la propria sicurezza e identità, messe a rischio da un’immigrazione che non conosce controlli né rispetto per i valori locali.[](https://www.bbc.co.uk/news/articles/c3vdeekq031o)

**Un monito per l’Italia: fermare l’immigrazione forzata**
L’Italia deve guardare a Epping come a un avvertimento. L’immigrazione, spesso giustificata con motivi umanitari, porta con sé individui come Kebatu, che in pochi giorni trasformano città pacifiche in luoghi di paura. Azzerare l’immigrazione islamica regolare e rafforzare i controlli contro quella irregolare non è intolleranza, ma un atto di responsabilità verso i cittadini. Imporre l’immigrazione a popoli che la rifiutano significa invitare conflitti razziali come quelli visti a Epping. Le nostre comunità non meritano di vivere nel terrore, e le nostre strade non devono diventare campi di battaglia.[](https://www.standard.co.uk/news/uk/fight-erupts-migrant-hotel-epping-b1238009.html)

**Un futuro da proteggere**
I manifestanti di Epping non sono razzisti, sono cittadini esasperati che chiedono giustizia. La loro rivolta è un grido contro un sistema che li ha abbandonati, lasciando che un immigrato irregolare terrorizzi la loro città. L’Italia ha l’opportunità di evitare questo destino, dicendo no all’immigrazione forzata e proteggendo il proprio popolo. Azzerare l’immigrazione islamica regolare è un passo necessario per garantire sicurezza e coesione sociale. Epping ci insegna che l’integrazione è una chimera: è tempo di agire, prima che le nostre città seguano lo stesso tragico cammino.[](https://www.bbc.co.uk/news/articles/c3vdeekq031o)[](https://www.standard.co.uk/news/uk/fight-erupts-migrant-hotel-epping-b1238009.html)