Allarme 007 sui maranza-jihadisti: i baby terroristi islamici vogliono uccidere italiani
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I maranza diventano jihadisti e vogliono trasformare Milano in un emirato islamico. Gli 007 lanciano l’allarme contro immigrati di seconda generazione: sono un pericolo esistenziale per l’Italia.
Allarme rosso: l’islamizzazione minaccia l’Italia!
I maranza-jihadisti, figli dell’immigrazione incontrollata, vogliono distruggere l’Italia
Un’ombra inquietante si allunga sull’Italia: i maranza-jihadisti, giovani musulmani di seconda e terza generazione, stanno trasformando le nostre città in polveriere pronte a esplodere. L’ultimo caso a Milano è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare: un sedicenne iraniano, arrestato dalla Sezione antiterrorismo internazionale della Digos, in sinergia con Aisi e Aise, per addestramento, propaganda e apologia di terrorismo. Questo ragazzo, residente in un piccolo Comune, si autodefiniva “l’incubo dei grattacieli”, giurava fedeltà allo Stato Islamico e sognava di replicare l’orrore dell’11 settembre, incitando al martirio contro i “miscredenti” attraverso i social, dove pubblicava video e link a siti jihadisti, abbandonando il credo sciita per un fanatismo cieco e distruttivo.
Un pericolo crescente: le seconde generazioni islamiche odiano l’Italia e l’Occidente
Questi giovani, figli di immigrati accolti con troppa ingenuità, sono bombe a orologeria. Cresciuti in Italia, non solo rifiutano i nostri valori, ma li combattono con un odio viscerale, alimentato da un mix letale di propaganda jihadista, antisemitismo e contenuti estremisti che proliferano su canali social, chat di videogame e piattaforme come YouTube. Non serve più frequentare moschee: la radicalizzazione avviene online, rapida e devastante, trasformando ragazzi apparentemente “normali” in lupi solitari o cellule dormienti pronte a colpire. Sognano di far saltare in aria concerti, musei, strade affollate, o di compiere atti terroristici imprevedibili, magari armati di pistole fabbricate con stampanti 3D o ispirati alla cosiddetta “jihad bianca”.
Immigrazione islamica: un errore fatale che dobbiamo fermare
L’Italia sta pagando il prezzo di politiche migratorie scellerate. I flussi incontrollati, soprattutto dalla Libia e dalla rotta balcanica, hanno portato nel nostro Paese individui che non solo non si integrano, ma si trasformano in minacce concrete. I ricongiungimenti familiari, che permettono l’arrivo di intere famiglie senza adeguati controlli, hanno creato sacche di radicalizzazione nelle periferie delle nostre città. Le seconde generazioni, nate e cresciute qui, sono spesso le più pericolose: disadattate, emarginate, prive di radici culturali solide, trovano nell’Islam radicale un’identità per il loro rancore contro l’Italia e l’Occidente. È ora di dire basta: l’immigrazione islamica regolare deve essere azzerata e i ricongiungimenti familiari abrogati immediatamente per proteggere la nostra sicurezza!
La minaccia è ovunque: da Milano a Palermo
L’Antiterrorismo è in allerta massima: nell’ultimo anno, oltre cento perquisizioni in tutta Italia, dalla Toscana alla Puglia, dall’Emilia-Romagna al Trentino. A Milano, uno studente egiziano inneggiava alla Shoah; a Perugia, un ragazzo di origine marocchina era pronto a farsi esplodere; a Bolzano, un perito elettrotecnico fabbricava bombe; a Palermo, due giovani bengalesi esaltavano la jihad. E poi c’è il caso di una ventenne pachistana in Emilia-Romagna, che guidava una cellula di cinque under 30 pronti a combattere per Daesh. Questi non sono casi isolati: sono i sintomi di un’infezione che si sta diffondendo, alimentata dal permissivismo delle istituzioni e da una sinistra che chiude gli occhi davanti al pericolo.
Moschee abusive e istituzioni complici: Milano sotto assedio
Il deputato FdI Riccardo De Corato punta il dito contro le 12 moschee abusive di Milano, vere e proprie fucine di radicalizzazione. Mentre il Pd sogna una società senza controlli, nel carcere minorile Beccaria si permette a un imam di predicare, come se questo potesse “rieducare” giovani già indottrinati. Milano, definita la città più pro-Hamas e antisemita d’Italia, è diventata il simbolo di un’Italia che si arrende all’islamizzazione.
Agire ora o sarà troppo tardi
La radicalizzazione delle seconde generazioni islamiche, figlie di un’immigrazione mal gestita, è una minaccia esistenziale. Non possiamo più permetterci di accogliere flussi migratori che portano con sé ideologie di odio e violenza. È tempo di abrogare i ricongiungimenti familiari, che amplificano il problema, e di azzerare l’immigrazione islamica regolare. Ogni giorno di ritardo è un rischio in più per la nostra sicurezza. L’Italia deve svegliarsi: il futuro della nostra civiltà è in pericolo!
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