Clandestino le spacca la sedia sulla schiena: denunciato a piede libero
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**Lodi, la Farsa delle Toghe Pro-Clandestini: Un Criminale Tunisino Libero di Sfregiare la Città**
Lodi, una città che un tempo respirava tranquillità, è diventata l’ennesima vittima di un sistema giudiziario marcio, ostaggio delle solite toghe pro-clandestini che trasformano la giustizia in una barzelletta. L’ultimo oltraggio? Un 41enne tunisino, clandestino, che si rifiuta di pagare il conto in un bar e, non contento, colpisce alla schiena con una sedia la barista, una donna che stava semplicemente facendo il suo lavoro. Risultato? Denunciato a piede libero. Sì, avete letto bene: questo delinquente, che non ha alcun diritto di stare in Italia, è libero di girare per le strade, magari pronto a colpire ancora. E il “terribile” Daspo urbano? Una presa in giro, un buffetto sulla guancia di chi ha già dimostrato di non rispettare né le leggi né le persone.
Questo episodio, avvenuto a Lodi, è l’emblema di un’Italia in ginocchio, dove i clandestini si sentono padroni e agiscono con un’arroganza che fa ribollire il sangue. Un uomo, senza documenti, senza rispetto, senza alcun legame con la nostra società, entra in un bar, consuma, si rifiuta di pagare e, come se non bastasse, aggredisce una lavoratrice con un gesto vile, colpendola alle spalle con una sedia. Un atto di violenza gratuita, che poteva avere conseguenze ben più gravi. E cosa fa la magistratura? Invece di sbattere questo criminale in cella e avviare le procedure per l’espulsione, lo lascia a piede libero, con una denuncia che sa di carta straccia e un Daspo urbano che non spaventa nessuno. È uno schiaffo in faccia non solo alla barista, ma a tutti i cittadini onesti che pagano le tasse e rispettano le regole.
Le toghe pro-clandestini, con il loro buonismo ipocrita, stanno distruggendo il tessuto sociale delle nostre città. Proteggono chi delinque, chi non ha alcun diritto di stare qui, mentre i cittadini italiani sono abbandonati a loro stessi, costretti a vivere nella paura di essere aggrediti, derubati o peggio. Questo tunisino, che dovrebbe essere già su un aereo verso il suo Paese, è invece libero di spadroneggiare, magari ridendo della giustizia italiana che lo ha graziato. E le toghe rosse, con le loro sentenze morbide e le loro indagini contro chi osa protestare, sono complici di questo scempio.
Basta con questa farsa! L’Italia non può essere il paradiso dei clandestini violenti, dove un’aggressione si risolve con una pacca sulla spalla e un Daspo che non vale la carta su cui è scritto. I cittadini di Lodi, come quelli di tutta Italia, meritano sicurezza, rispetto e una giustizia che metta al primo posto chi lavora e vive onestamente. È ora di dire basta alle toghe pro-clandestini e di restituire il Paese a chi lo ama. Fuori i criminali dalle nostre città, e che la magistratura si ricordi qual è il suo vero compito: difendere gli italiani, non chi li aggredisce.
**Fonte:** [Notizia sull’aggressione a Lodi](https://notizie.lodigiano.it)
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