Forlì, islamico assalta processione per la Madonna al grido “Allah Akbar”

V
By V luglio 14, 2025 19:00

Forlì, islamico assalta processione per la Madonna al grido “Allah Akbar”

VERIFICA NOTIZIA






Immigrati di seconda generazione sono un pericolo esistenziale per l’Italia


Immigrati di seconda generazione sono un pericolo esistenziale per l’Italia

Un minore straniero su due è a rischio jihad: fermiamo l’immigrazione islamica e abrogiamo i ricongiungimenti familiari ora!

Forlì sotto shock: provocazione islamica durante la processione sacra

La sera di domenica 13 luglio 2025, la tradizionale processione in onore della Madonna del Carmine a Forlì è stata sfacciatamente profanata. Un uomo straniero, con un gesto di sfida, ha urlato ripetutamente “Allah Akbar” mentre i fedeli, guidati dal vescovo Livio Corazza, percorrevano via delle Torri. Questo atto, percepito come una provocazione islamica, ha seminato paura e sdegno tra i circa cento partecipanti, tra cui il vicesindaco Vincenzo Bongiorno, presente con la famiglia. La Polizia Locale è intervenuta per identificare il responsabile, ma l’episodio è l’ennesima prova di come l’islamizzazione strisciante minacci la nostra cultura e la pacifica convivenza.

[](https://giornalesm.com/forli-tensione-durante-processione-per-la-madonna-del-carmine-straniero-interrompe-con-urla-allah-akbar/)

Minori stranieri: un serbatoio per la jihad

Un minore straniero su due è a rischio esclusione sociale e radicalizzazione jihadista. I dati Istat 2024 dipingono un quadro allarmante: il 26,7% dei minori sotto i 16 anni vive in condizioni di povertà, con un’incidenza del 43,6% nel Mezzogiorno, ma per i minori stranieri la cifra sale al 43,6% a livello nazionale, toccando il 78,2% al Sud. Questi giovani, spesso di seconda o terza generazione, sono il terreno fertile per la propaganda jihadista, che li trasforma in soldati pronti a combattere contro l’Italia e l’Occidente.

Seconde generazioni: bombe a orologeria nelle nostre città

I giovani immigrati di seconda e terza generazione, cresciuti in Italia grazie a politiche migratorie sconsiderate, sono bombe a orologeria. Non si integrano, ma sviluppano un odio viscerale verso i nostri valori, alimentato da propaganda islamista su social, YouTube e chat come Telegram. Indottrinati da figure come mullah detenuti o miliziani di Daesh, questi ragazzi fragili trovano nell’Islam radicale un’identità per riscattarsi da vite di emarginazione. Sono capaci di fabbricare bombe con tutorial online e sognano il martirio, pronti a colpire le nostre città con attentati devastanti.

La minaccia si moltiplica: casi da Milano a Trento

Negli ultimi tre mesi, tre minori stranieri sono stati arrestati: un 16enne egiziano nel Milanese, e due ragazzi a Trento e Bolzano, tutti italiani di terza generazione di origine asiatica, inneggiavano a Daesh. Questi “smanettoni” della jihad diffondono propaganda online, eludendo i controlli, e pianificano attacchi ispirati da “cattivi maestri”. L’episodio di Forlì non è isolato: a Milano, in piazza Duomo, giovani stranieri urlavano “Allah Akbar” a Capodanno, vantandosi di un’Italia “islamizzata”. Questi segnali sono un grido d’allarme che non possiamo ignorare.

[](https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/41271365/altri_video_di_piazza_duomo_corano_e_urla_allah_akbar_identificati_i_primi_ragazzi/)

Politiche migratorie scellerate: l’Italia sotto assedio

Le politiche migratorie permissive hanno aperto le porte a un’invasione silenziosa. I ricongiungimenti familiari, che permettono l’arrivo di intere famiglie senza controlli adeguati, e l’immigrazione islamica regolare stanno creando sacche di radicalizzazione nelle nostre città. I dati Istat confermano: i minori stranieri, specialmente nel Sud, sono vulnerabili e facilmente reclutabili dalla jihad. Non è solo un problema sociale, ma una minaccia alla sicurezza nazionale. L’Italia deve agire ora: abrogare i ricongiungimenti familiari e azzerare l’immigrazione islamica regolare!

La prevenzione fallisce: serve una risposta drastica

“La prevenzione è la nuova frontiera dell’Antiterrorismo, ma la repressione da sola non basta” – Una fonte dell’intelligence

Le indagini, che durano anni, partono da fragilità psicologiche e problemi relazionali, ma i programmi di de-radicalizzazione, come quelli dei servizi sociali, sono fallimentari. Uno dei ragazzi arrestati era stato inserito in un percorso educativo, senza risultati. La propaganda pro-Hamas e le notizie da Gaza alimentano un odio incontrollato che trasforma giovani in nemici invisibili. L’episodio di Forlì, con le urla di “Allah Akbar” durante una processione sacra, dimostra che la minaccia è già tra noi, pronta a colpire.

Agire ora o l’Italia sarà perduta

L’Italia è sotto attacco: fermiamo l’islamizzazione prima che sia troppo tardi!

Gli immigrati di seconda generazione sono una minaccia esistenziale. Non sono solo numeri: sono giovani che odiano la nostra cultura e pianificano di distruggerla. L’episodio di Forlì è un monito: anche un momento di devozione come la processione della Madonna del Carmine può essere profanato. Non possiamo più tollerare politiche migratorie che alimentano il terrorismo. Abrogare i ricongiungimenti familiari e azzerare l’immigrazione islamica regolare sono passi urgenti. Ogni ritardo ci avvicina al baratro. L’Italia deve reagire: il nostro futuro è in pericolo!


Forlì, islamico assalta processione per la Madonna al grido “Allah Akbar” ultima modifica: 2025-07-14T19:00:44+00:00 da V
V
By V luglio 14, 2025 19:00
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*