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“Ora abbiamo più paura a far uscire i nostri ragazzi di casa, anche perché il presunto aggressore è rimasto a PIEDE LIBERO”

Legnago, accerchiato, molestato e aggredito da un branco di giovani magrebini, un 15enne rischia di perdere un occhio per un pugno ricevuto. pic.twitter.com/ykrljWDBEb

— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 14, 2025

**Terrore a Legnago: 15enne Aggredito da un Branco Magrebino Rischia di Perdere un Occhio, Aggressore Libero!**

È un dramma che spezza il cuore di ogni genitore e cittadino italiano. Un ragazzo di 15 anni è stato accerchiato, molestato e aggredito brutalmente da un branco di giovani magrebini durante una tranquilla serata estiva, rischiando di perdere un occhio per un pugno violento ricevuto al volto. La madre, ancora scossa, confessa con voce rotta: “Ora abbiamo più paura a far uscire i nostri ragazzi di casa, anche perché il presunto aggressore è rimasto a piede libero”. L’episodio, avvenuto durante il “Giovedì di luglio” in centro, ha lasciato la comunità in preda al terrore, con un ragazzo ferito e un senso di impotenza che cresce, mentre le istituzioni sembrano incapaci di garantire sicurezza.

Il racconto è agghiacciante: il 15enne, insieme alla fidanzata e ad alcune amiche allo skate park di viale dei Tigli, è stato avvicinato da un ragazzo magrebino che gli ha chiesto una sigaretta, ricevendo un rifiuto. Da lì, la situazione è degenerata: un secondo giovane si è unito, rubando l’accendino della vittima e gettandolo via, mentre un terzo, più grande, lo ha aggredito con un pugno devastante. Caduto a terra, il ragazzo ha subito ulteriori molestie, e ora rischia un’operazione chirurgica per ricostruire le ossa fratturate, con gravi ripercussioni sulla vista. I Carabinieri stanno indagando, ma il fatto che l’aggressore resti libero alimenta il panico tra i residenti, già provati da un’ondata di violenza.

La paura serpeggia nelle strade di Legnago, dove i genitori trattengono i figli in casa, terrorizzati dall’idea che il prossimo bersaglio possa essere uno di loro. “Mio figlio ha paura di perdere la vista, e noi non sappiamo più come rassicurarlo”, piange la madre, mentre la comunità si interroga: perché un delinquente del genere non è stato fermato? Le istituzioni, con la loro inerzia, lasciano i cittadini in balia di questa spirale di crimine, e il silenzio del governo di destra aggrava il senso di abbandono. Chiediamo giustizia per il 15enne, pene severe e rimpatri immediati per chi minaccia la nostra sicurezza. Alla famiglia va la nostra solidarietà: non siete soli in questo incubo.