Orrore: 19 nigeriani sorpresi a torturare animale
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**Selargius, orrore senza fine: 19 immigrati africani occupano capannone e massacrano animali! Un machete contro una tartaruga indifesa**

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Un blitz all’alba di oggi, 14 luglio, ha squarciato il velo su una realtà spaventosa e inaccettabile a Selargius, dove un capannone abbandonato è stato trasformato in un covo di degrado, illegalità e crudeltà disumana da 19 immigrati africani, in gran parte nigeriani e senegalesi. I carabinieri, con l’appoggio di unità speciali e un elicottero dei Cacciatori di Sardegna, hanno fatto irruzione in un edificio ridotto a una latrina a cielo aperto, tra materassi sudici, bombole di gas pronte a esplodere e allacci elettrici abusivi. Ma il vero orrore è stato scoprire uno di questi individui mentre, con un machete, massacrava selvaggiamente una tartaruga terrestre, un atto di barbarie che rivela la mentalità brutale e incompatibile con la nostra civiltà di chi invade il nostro territorio!
**Un assalto contro un’invasione fuori controllo**
Coordinata dal Prefetto di Cagliari e pianificata con urgenza, l’operazione ha visto l’intervento della Compagnia di Quartu Sant’Elena, del 9° Battaglione Carabinieri Sardegna, dell’Unità cinofila e del Nucleo elicotteri di Elmas. Alle 5 del mattino, le forze dell’ordine hanno circondato il capannone, trovando una scena da incubo: 19 uomini, tutti denunciati per occupazione abusiva di immobile (art. 633 del Codice penale), vivevano in condizioni disumane, circondati da rifiuti e pericoli mortali. Ma ciò che ha fatto gelare il sangue è stato l’arresto di uno degli immigrati, sorpreso mentre brandiva un machete per torturare e probabilmente macellare una tartaruga, un gesto di una crudeltà inaudita che merita la condanna più feroce. Questo individuo è stato denunciato anche per maltrattamento e uccisione di animali, ma l’episodio è solo la punta di un iceberg di degrado e violenza.
**Un pericolo pubblico e morale**
Il capannone era una bomba a orologeria: rifiuti sparsi, allacci elettrici illegali e bombole di gas pronte a trasformare l’area in un inferno. Solo uno degli occupanti era privo di documenti, ma questo non cambia la gravità di un fenomeno che sta sfuggendo di mano: l’occupazione abusiva da parte di immigrati africani sta devastando l’hinterland cagliaritano, trasformando edifici in cloache e mettendo a rischio la sicurezza di tutti. La tortura di un animale indifeso non è solo un crimine, ma un segnale allarmante di una mentalità selvaggia che non può trovare posto in Italia. Questi individui non solo violano le nostre leggi, ma calpestano ogni principio di rispetto per la vita e la dignità!
**Un grido d’allarme: l’Italia sotto assedio**
L’operazione odierna non è abbastanza: è la prova di un’emergenza nazionale che non possiamo più ignorare. L’immigrazione africana incontrollata sta portando degrado, illegalità e ora anche torture efferate contro creature innocenti. I 19 denunciati sono stati allontanati, ma il capannone, riconsegnato al proprietario, sarà presto di nuovo preda di queste orde se non si agisce con pugno di ferro. I carabinieri indagano su possibili reti criminali che gestiscono queste occupazioni, ma il problema è più profondo: stiamo assistendo a un’invasione che minaccia la nostra sicurezza, i nostri valori e la nostra identità.
**Stop al caos: serve una guerra al degrado**
La tortura di una tartaruga con un machete non è un episodio isolato, ma il simbolo di un disastro culturale e morale che si sta abbattendo sull’Italia. È ora di dire basta! Le autorità devono dichiarare guerra all’immigrazione selvaggia, con espulsioni immediate e controlli serrati. Selargius non può diventare il teatro di questa vergogna, né l’Italia un rifugio per chi porta solo caos e crudeltà. I cittadini esigono giustizia: tolleranza zero contro chi occupa, devasta e massacra!
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