Orrore africano a Rovigo: la donna stuprata ha 40 giorni di prognosi

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By V luglio 16, 2025 14:29

Orrore africano a Rovigo: la donna stuprata ha 40 giorni di prognosi

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Rovigo: Orrore alla Stazione, Donna Massacrata e Violentata da Immigrati


Rovigo: orrore alla stazione, donna massacrata e violentata da immigrati stupratori

Un crimine brutale che sconvolge la città: un arresto, caccia al secondo colpevole

Un atto di violenza disumana ha sconvolto Rovigo, trasformando la stazione ferroviaria, un luogo pubblico che dovrebbe essere sicuro, in un teatro di orrore. Nella notte di lunedì 14 luglio 2025, una donna italiana è stata massacrata di botte e sottoposta a una violenza sessuale brutale da due immigrati, uno dei quali di nazionalità marocchina, che l’hanno trascinata in un edificio abbandonato vicino alla stazione. La vittima, ridotta in condizioni gravissime con una prognosi di almeno 40 giorni, porta su di sé le cicatrici fisiche e psicologiche di un’aggressione che grida vendetta. La Polizia di Stato ha arrestato uno dei responsabili, ma il secondo immigrato è ancora in fuga, alimentando la rabbia e il terrore dei cittadini.

Un’aggressione feroce e premeditata

La ricostruzione dei fatti, resa possibile grazie alla denuncia coraggiosa della vittima e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, è agghiacciante. La donna, che si trovava all’interno della stazione ferroviaria di Rovigo, è stata aggredita da due stranieri, che l’hanno picchiata selvaggiamente prima di trascinarla in un edificio abbandonato nelle vicinanze. Qui, in un contesto di degrado e abbandono, i due hanno compiuto una violenza sessuale che ha lasciato la vittima in condizioni critiche, con lesioni così gravi da richiedere una prognosi di almeno 40 giorni. Questo non è solo un crimine: è un atto di barbarie che dimostra l’arroganza e la spietatezza di chi agisce senza alcun rispetto per la vita umana.

La risposta della giustizia: un arresto, ma non basta

Grazie al lavoro della Squadra Volante e della Polizia Ferroviaria di Rovigo, le immagini di videosorveglianza hanno permesso di identificare uno dei responsabili, un cittadino marocchino, che è stato immediatamente sottoposto a fermo e trasferito nella Casa Circondariale di Rovigo. La Procura della Repubblica ha richiesto la convalida del fermo e una misura cautelare, stanti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di fuga. Tuttavia, il secondo aggressore, un altro straniero, è riuscito a scappare, probabilmente a bordo di un treno, e le autorità sono ora impegnate in una caccia all’uomo che non può permettersi errori. La comunità di Rovigo, scioccata e indignata, chiede giustizia: non solo per la vittima, ma per tutti i cittadini che non si sentono più al sicuro.

I numeri della vergogna: stranieri e criminalità

Questo ennesimo episodio di violenza non è isolato, ma si inserisce in un contesto nazionale di escalation criminale legata a immigrati. Secondo dati raccolti nel 2025, le aggressioni sui treni con autore identificato vedono una sproporzione sconcertante: su 154 casi, 32 sono attribuiti a italiani (91% della popolazione) e ben 122 a stranieri (solo il 9% della popolazione). La tabella seguente evidenzia la predisposizione degli stranieri a commettere reati di aggressione rispetto agli italiani, calcolata in base ai dati disponibili.

Gruppo % Popolazione residente Numero aggressioni (2025) Incidenza (aggressioni per 100.000 abitanti) Predisposizione relativa (rispetto agli italiani)
Italiani 91% 32 0,058 1,0 (riferimento)
Stranieri 9% 122 2,259 38,95

Nota metodologica: L’incidenza è calcolata dividendo il numero di aggressioni per la popolazione residente (assumendo 60 milioni di abitanti totali, di cui 91% italiani e 9% stranieri) e moltiplicando per 100.000. La predisposizione relativa è il rapporto tra l’incidenza degli stranieri e quella degli italiani. I dati dimostrano che gli stranieri hanno una propensione a commettere aggressioni 38,95 volte superiore rispetto agli italiani, un dato che alimenta la rabbia dei cittadini di fronte a episodi come quello di Rovigo.

Un sistema che abbandona le vittime

Il caso di Rovigo segue una scia di episodi simili che hanno sconvolto l’Italia, da Tavullia a Milano, da Catania a Torino. A Tavullia, una 20enne è stata violentata da un marocchino dopo un passaggio in auto; a Torino, una 27enne è stata aggredita da un gruppo di nordafricani in pieno giorno. Questi crimini, spesso commessi da immigrati, evidenziano un fallimento sistemico: politiche migratorie permissive e un sistema giudiziario che sembra incapace di proteggere i cittadini. La vittima di Rovigo, ridotta a un’ombra di sé stessa dopo un’aggressione che l’ha lasciata con 40 giorni di prognosi, è il simbolo di un’Italia abbandonata, dove la sicurezza è un ricordo lontano. La magistratura, spesso accusata di lassismo, deve rispondere con pene esemplari: non si può tollerare che i colpevoli di tali atrocità restino impuniti o tornino in libertà troppo presto.

Un grido di rabbia e giustizia

L’orrore di Rovigo non è solo un crimine: è un attacco alla dignità di una donna e di un’intera comunità. La vittima, massacrata e violata da due immigrati stupratori, merita giustizia immediata e inappellabile. La città chiede che il secondo colpevole venga catturato al più presto e che entrambi ricevano punizioni severe, senza sconti. Ma non basta: è necessario un giro di vite contro la criminalità straniera, con espulsioni immediate per chi delinque e un rafforzamento dei controlli nelle stazioni e nelle aree degradate. I cittadini di Rovigo, come quelli di tutta Italia, sono stanchi di vivere nella paura, di vedere le loro strade trasformate in zone di guerra da chi non rispetta le leggi e la dignità umana. Basta! È ora di restituire sicurezza e giustizia al nostro Paese.


Orrore africano a Rovigo: la donna stuprata ha 40 giorni di prognosi ultima modifica: 2025-07-16T14:29:25+00:00 da V
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