Lorenzo quasi ucciso per difendere sorella, tunisini minacciano il padre davanti la polizia – VIDEO
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**Ravenna: La Criminalità d’Importazione Dilaga, e lo Stato Risponde con Insulti e Clandestini!**
Ieri, 19 luglio 2025, Ravenna è scesa in piazza per urlare la sua rabbia contro la criminalità d’importazione, in una manifestazione organizzata da Francesco Patrizi, il padre del 17enne Lorenzo, accoltellato alla schiena da un coetaneo tunisino con un curriculum criminale lungo un chilometro, ospite di un centro di accoglienza per minori migranti e, vergognosamente, ancora a piede libero. Lorenzo, ferito con 4 punti di sutura solo per aver difeso la sorella 15enne dalle molestie di una gang di stranieri, è l’ennesima vittima di un’Italia in balia di delinquenti protetti da un sistema marcio. E mentre il sangue degli italiani scorre, il governo Meloni, invece di cacciare questi criminali, spalanca le porte a nuovi clandestini, con la nave Ocean Viking che scarica altri 16 migranti a Ravenna, alcuni destinati a Cesena, come annunciato dal vice prefetto Arnaldo Agresta. È un oltraggio che fa ribollire il sangue: mentre gli italiani piangono, lo Stato li tradisce!
Ieri pomeriggio, a Ravenna, si è tenuta la manifestazione contro la criminalità d’importazione organizzata da Francesco Patrizi, il padre del 17enne Lorenzo che, per difendere la sorella di 15 anni, è stato accoltellato alla schiena da un coetaneo tunisino con un lungo curriculum… pic.twitter.com/S4yl4I56ad
— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 20, 2025
La manifestazione, che ha visto circa 200 persone, tra cui molti giovani amici di Lorenzo, è stata un grido di dolore e rabbia. Ma cosa succede? All’inizio, i soliti idioti della sinistra, quelli che difendono i delinquenti stranieri e chiamano “fascisti” chi chiede sicurezza, hanno provato a sabotare l’evento con insulti. Alla fine, l’arroganza degli invasori ha raggiunto il culmine: un amico del tunisino accoltellatore, quello che ha innescato la violenza, si è avvicinato con spavalderia a Francesco Patrizi, sotto gli occhi delle forze dell’ordine, come a sfidarlo. Questo è il clima di Ravenna: un padre disperato, costretto a minacciare di farsi giustizia da solo perché lo Stato non fa nulla, viene provocato dai complici del criminale che ha quasi ucciso suo figlio!
E non è un caso isolato: a Cesena, un 29enne italiano è stato sgozzato da due stranieri, mentre a Piacenza un 17enne è stato massacrato con una frattura al volto per aver difeso una ragazzina molestata. Intanto, le toghe rosse inseguono reati di opinione, sequestrando manifesti come “White Lives Matter”, mentre i veri criminali, come il tunisino di Ravenna, girano liberi. Basta con questa follia! Il governo deve smettere di importare clandestini, espellere subito i delinquenti stranieri e restituire sicurezza agli italiani. Francesco Patrizi non è solo: la sua rabbia è quella di un’intera nazione pronta a ribellarsi!
*Fonti: Ravenna Web Tv, Il Resto del Carlino, Risveglio Duemila, post su X*
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