Catastrofe in Francia: 1 nato su 4 è musulmano
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Un nato su quattro è musulmano. Se si includono gli africani non islamici si arriva ad oltre la metà.
**Allarme in Francia: un neonato su quattro ha un nome arabo-musulmano, l’identità del Paese sta cambiando!**

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In Francia, il panorama demografico e culturale sta subendo una trasformazione senza precedenti. Secondo i dati pubblicati dall’INSEE nel 2024, più di un bambino su quattro nato nel Paese riceve un nome arabo-musulmano. Questo dato, emerso dalla decima edizione del *Baromètre exclusif du prénom arabo-musulman* di Fdesouche, evidenzia un cambiamento profondo nell’identità della nazione in appena una generazione. È un segnale inquietante che non può essere ignorato: la Francia, come la conosciamo, sta cambiando volto a una velocità allarmante.
### Un cambiamento inarrestabile
I numeri parlano chiaro. Nel 2024, il tasso di attribuzione di nomi arabo-musulmani ai neonati ha raggiunto il 25% a livello nazionale, con un incremento di 0,5 punti percentuali rispetto al 2023. Questo aumento, lento ma costante, non sembra influenzato da fattori esterni, come il calo delle nascite registrato durante il confinamento del 2020. Al contrario, mentre il numero di bambini con nomi non musulmani diminuisce regolarmente, quelli con nomi arabo-musulmani continuano a crescere inesorabilmente. In trent’anni, dal 1994 al 2024, la Francia ha visto una metamorfosi radicale: interi dipartimenti mostrano tassi di nomi musulmani che superano ogni previsione, ridisegnando l’identità del Paese.
### Una metodologia rigorosa
Per stilare questo rapporto, Fdesouche ha analizzato i dati dell’INSEE, che ogni anno pubblica i registri dei nomi attribuiti ai neonati dal 1900. Quest’anno, l’analisi si è arricchita di oltre 9.000 nuovi nomi, molti dei quali “esotici”, per migliorare la precisione dello studio. I nomi sono stati classificati in due categorie: “musulmani stricts”, attribuiti quasi esclusivamente a famiglie musulmane (come Mohamed, Aya, Ibrahim), e “islamo-compatibili”, più comuni tra i musulmani ma occasionalmente usati anche da altre comunità (come Adam, Sofia, Ines). Per garantire l’accuratezza, i nomi “islamo-compatibili” sono stati contati solo per metà nel calcolo totale, rendendo i dati ancora più solidi e difficili da contestare.
### I nomi che raccontano una trasformazione
Tra i 100 nomi più comuni identificati come “musulmani stricts” o “islamo-compatibili” troviamo Mohamed, Rayan, Inaya, Yasmine, Ali, Sofia, Imran, Nour e molti altri. Questi nomi, spesso radicati nella tradizione islamica, stanno diventando sempre più frequenti nei registri anagrafici francesi, sostituendo gradualmente nomi tradizionali come Pierre, Marie o Jean. Questo cambiamento non è solo statistico: riflette una trasformazione culturale e sociale che sta ridisegnando il tessuto stesso della Francia.
### Un segnale d’allarme per il futuro
Questi dati sollevano interrogativi urgenti. Come sarà la Francia tra vent’anni, quando questa generazione sarà adulta? La crescita costante dei nomi arabo-musulmani, unita al calo di quelli non musulmani, suggerisce un’evoluzione demografica che potrebbe alterare profondamente l’identità nazionale. Alcuni dipartimenti mostrano tassi di nomi musulmani particolarmente elevati, evidenziando una concentrazione geografica che potrebbe portare a ulteriori divisioni culturali e sociali. La Francia sta diventando un mosaico di identità, ma a quale costo per la sua coesione?
### È tempo di agire
Noi siamo una decine d’anni dalla situazione francese. Quella del blocco navale potrebbe evitarla azzerando immigrazione islamica regolare o almeno riducendola al minimo. La domanda che tutti devono porsi è: che Italia vogliamo lasciare alle prossime generazioni?
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