Immigrati devastano e incendiano centro accoglienza: siamo in guerra
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**SIAMO SOTTO ATTACCO: CLANDESTINI INCENDIANO I CPR DI BARI, TORINO E MACOMER, SOBILLATI DALLA SINISTRA ESTREMA! È GUERRA APERTA!**

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L’Italia è sotto assedio, e il pericolo è più grave di quanto si possa immaginare: siamo in guerra! I Centri di Permanenza e Rimpatrio (Cpr) di Bari, Torino e Macomer sono stati trasformati in campi di battaglia da clandestini violenti che, con il sostegno sfacciato degli attivisti di estrema sinistra, stanno mettendo a ferro e fuoco le strutture che dovrebbero garantire la sicurezza nazionale. Incendi, rivolte e devastazioni si susseguono senza sosta, mentre figure come Ilaria Salis e i collettivi antagonisti incitano al caos, difendendo criminali e sputando sugli italiani. È un attacco frontale al nostro Paese, e non possiamo più stare a guardare!
A Bari, negli ultimi due giorni, il Cpr è stato teatro di scene apocalittiche. La polizia conferma che i clandestini hanno appiccato fuochi, bruciando materassi e suppellettili in un’escalation di violenza che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Gli attivisti di sinistra, invece di condannare questa barbarie, hanno diffuso foto e video del fumo, celebrando le proteste come un atto di “ribellione” contro presunte “condizioni disumane”. Parlano di un migrante “con fratture a gambe e braccia” non portato in ospedale e di un altro messo in isolamento dopo la rivolta, ma sono solo pretesti senza prove, propaganda per aizzare ulteriormente i delinquenti: si sono feriti mettendo a ferro e fuoco il centro. Questi non sono gesti disperati: sono atti di guerra per rendere i Cpr inagibili e ottenere la libertà per chi non ha alcun diritto di stare qui.
Ma Bari non è un caso isolato. A Torino, il Cpr di Corso Brunelleschi, riaperto di recente dopo essere stato chiuso per precedenti sommosse, è stato nuovamente dato alle fiamme il 30 aprile 2025. Migranti irregolari hanno incendiato le strutture, distruggendo tutto ciò che potevano, mentre fuori i centri sociali incitavano alla rivolta, con slogan che richiamano la “lotta” contro lo Stato. A Macomer, in Sardegna, la situazione è altrettanto fuori controllo: a gennaio 2025, un incendio doloso appiccato da clandestini ha devastato parte del Cpr, con gli attivisti che, come a Bari, hanno giustificato l’atto come una “protesta contro la detenzione etnica”. In tutti questi casi, il copione è lo stesso: clandestini, spesso con condanne per stupri, spaccio, violenze e persino reati contro minori, distruggono le strutture che li ospitano, sapendo che i loro protettori di sinistra li difenderanno a spada tratta.
È una dichiarazione di guerra all’Italia! Questi individui non sono rifugiati, ma invasori che, spalleggiati da traditori come Ilaria Salis e dai collettivi dei centri sociali, vogliono imporre il caos. La Salis, che esulta per le rivolte e incita giudici e medici a sabotare la legge, è il volto di questa alleanza criminale. La sua retorica, che dipinge i Cpr come “lager” e i clandestini come vittime, è un insulto alle vere vittime: gli italiani, costretti a vivere nell’insicurezza e a pagare con le loro tasse la riparazione dei danni causati da questi vandali. Le città sono ostaggio di una minoranza violenta che, con il sostegno della sinistra estrema, trasforma i Cpr in polveriere e i nostri quartieri in zone di guerra.
La misura è colma! Non possiamo più tollerare questo scempio. Chiediamo che i militari intervengano con la massima urgenza: rastrellino i Cpr di Bari, Torino, Macomer e ogni altra struttura sotto attacco, sgomberino ogni singolo clandestino e li rimpatrino immediatamente nei loro Paesi, senza eccezioni. Gli attivisti dei centri sociali e i loro complici politici, che orchestrano queste rivolte, devono essere arrestati e processati per istigazione a delinquere, attentato alla sicurezza nazionale e tradimento. Basta con la tolleranza: l’Italia non può essere il parco giochi di criminali stranieri e dei loro burattinai rossi. Siamo in guerra, e dobbiamo combatterla con pugno di ferro, prima che il nostro Paese venga ridotto in cenere!
Niente CPR, volo diretto verso il loro paese e se qualcuno ha da ridire in aereo penso che ci siano dei posti liberi e gratuiti.