Francia islamica, Macron si piega ai maranza e riconosce la Palestina

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By V luglio 24, 2025 21:57

Francia islamica, Macron si piega ai maranza e riconosce la Palestina

Spera in questo modo di evitare altri attentati islamici.

**Allarme Europa: l’Islamizzazione Avanza e l’Italia Rischia di Perdere la Sua Identità!**

Un’ombra minacciosa si allunga sull’Europa, e la Francia ne è la prova più inquietante. I dati dell’INSEE per il 2024 rivelano un fatto sconcertante: un neonato su quattro in Francia porta un nome arabo-musulmano, segno di una trasformazione demografica che, in una sola generazione, sta cancellando l’identità del Paese. A coronare questa deriva, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che a settembre 2025 la Francia riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina, una decisione accolta con favore da Hamas ma che ha scatenato l’ira di Israele. Questo non è solo un cambio di rotta politica: è la dimostrazione che l’islamizzazione, alimentata da decenni di immigrazione incontrollata, sta riscrivendo il futuro dell’Europa. L’Italia è a un passo dal baratro: se non agiamo ora, saremo i prossimi.

### La Francia: un quarto musulmana e una politica che si piega
Con il 25% dei neonati che portano nomi come Mohamed, Aya o Rayan, la Francia sta cambiando volto. Il *Baromètre exclusif du prénom arabo-musulman* di Fdesouche evidenzia un aumento costante (+0,5% rispetto al 2023) di nomi arabo-musulmani, mentre i nomi tradizionali sono in netto declino. Questa trasformazione demografica si riflette nella decisione di Macron di riconoscere lo Stato di Palestina, una mossa che Hamas ha definito “un passo positivo” e che Israele ha bollato come “un premio al terrorismo”. Quando un quarto della popolazione è musulmana, la politica estera si adegua, e presto anche quella interna potrebbe seguire. L’imposizione del velo o altre norme islamiche non è più un’ipotesi remota: è un rischio concreto che l’Italia deve evitare a tutti i costi.

### L’Europa accerchiata: il fallimento dell’immigrazione “colorata”
L’Italia si trova in una posizione sempre più precaria. A sud, i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente sono a maggioranza islamica. A nord, Francia e Germania, un tempo pilastri dell’Europa cristiana, stanno diventando sempre più musulmane a causa dell’immigrazione regolare di massa. Questo disastro ha radici profonde: per decenni, associazioni e lobby, spesso legate a interessi ebraici, hanno spinto per un’immigrazione “colorata” in Europa, promuovendo un’utopia multiculturale senza prevedere le conseguenze. Ora, l’Europa paga il prezzo di queste politiche sconsiderate: l’islamizzazione avanza, e l’identità cristiana e occidentale del continente è a rischio. Gli stessi promotori di queste politiche non avevano previsto che avrebbero aperto la strada a un cambiamento culturale così radicale, che oggi minaccia persino le comunità ebraiche stesse, come dimostra l’ira di Israele per la decisione francese.

### L’Italia a rischio: fermare l’islamizzazione ora
L’Italia non può permettersi di seguire la strada della Francia. Se non agiamo, città come Roma, Firenze o Venezia potrebbero presto vedere un quarto dei loro neonati con nomi arabo-musulmani, come già accade oltre le Alpi. La decisione di Macron è un campanello d’allarme: quando una popolazione musulmana raggiunge una massa critica, le scelte politiche si piegano alla sua influenza. L’Italia deve dire basta all’immigrazione regolare da Paesi islamici. Non si tratta di odio, ma di sopravvivenza: la nostra cultura, le nostre tradizioni cristiane e il nostro patrimonio sono in pericolo. Senza un intervento deciso, rischiamo di svegliarci in un Paese dove il velo diventa obbligatorio e le nostre chiese si svuotano.

### Un errore storico da non ripetere
Il ruolo di alcune associazioni ebraiche nel promuovere l’immigrazione di massa in Europa è stato un errore fatale. Pensavano di costruire un’Europa più “aperta”, ma non avevano previsto che questa apertura avrebbe portato a un’islamizzazione che ora minaccia tutti, comprese le comunità ebraiche. La Francia è la prova di questo fallimento: il riconoscimento dello Stato di Palestina è solo l’inizio di una deriva che potrebbe portare a ulteriori concessioni culturali e politiche. L’Italia deve imparare da questo errore e agire con determinazione per proteggere la sua identità.

### Un appello disperato: salviamo l’Italia!
Il tempo sta per scadere. Chiediamo al governo italiano di fermare immediatamente l’immigrazione regolare da Paesi islamici e di rafforzare le politiche a difesa della nostra cultura. Ai cittadini diciamo: non restate in silenzio! La Francia è un monito, la Germania è sulla stessa strada, e l’Italia è a un bivio. Non lasciamo che il nostro Paese diventi un altro tassello di un’Europa islamizzata. La nostra storia, la nostra fede e il nostro futuro sono in gioco. Agiamo ora, prima che l’Italia diventi irriconoscibile e la nostra identità venga cancellata per sempre!

Francia islamica, Macron si piega ai maranza e riconosce la Palestina ultima modifica: 2025-07-24T21:57:24+00:00 da V
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By V luglio 24, 2025 21:57
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2 Comments

  1. S.C. luglio 25, 04:31

    Che macron non è molto sveglio lo si era già capito, cosa ci si può aspettare da uno che vuole fare la guerra ad un nemico fantasma, quando i nemici li ha in casa.

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  2. lorenzoblu luglio 25, 06:39

    la francia tra macron e la le pen una altra cretina sparacazzate e’ caduta non esiste piu’
    , resiste solo la italianissima e genovese corsica, i beduini quando fanno in corsica quello che fanno in francia vengono giustamente massacrati, quindi stanno in religioso silenzio, sanno che non possono fare li, il cazzo del comodo loro, le scemarelle dei nsotri politici e parimenti magistraminkia, li, non ci sono!
    la palestina non è mai esistita erano terreitori dell’impero ottomano comprati dai primi coloni israeliani che avevano come servi i palestinesi, mentre gli israeliani come tutti i popoli civili si riproducono con attenzione e morigeratezza, i palestinesi inculacapre, no, alla fine sti sottosviluppati su quei territori divennero maggioranza, rivendicandone un inesistente diritto a possederli tutti, nonostante cio’ per ben tre volte gli israeliani offrirono nel corso del 1900 una porzione di territorio ai sti inculacapre in segno di pace, ma loro rifiutarono perchè pretendevano tutto
    per chi è stato li, vede che dove ci sono gli israeliani il deserto è diventato una foresta, dove stanziano gli inculacapre ci sono ancora le tende nella polvere dei tempi di abramo

    siamo grati al popolo israeliano per la pulizia etnica che sta facendo , il solito coglione giornalista sinistrato qualche giorno fa in tv disse amaramente, sempre a riguardo di sta cazzata del cambiamento climatico che dipende da noi, mentre dipende dalle masse di lava fusa che si muovono all’interno del manto terreste che modificando il campo magnetico terreste cambia l’atmosfera e quindi il clima, dicevo lamentandosi della supercazzola del cambiameto climatico disse, nel mondo siamo troppi

    poi uno chiede: ma chi sono sti troppi? vai a vedere sono sempre e solo il soliti parassiti inutili che succhiano energia al mondo senza dare una cippa in cambio : africani, arabi, indiani pakistani ecc ecc,,, israele ha cominciato a fare piulizia sopprimento esseri inutili, e quindi grazie

    il problema verra’ dopo, ieri i palestinesi facevano gli schiavi per gli iraeliani nelle loro terre, finita la mattanza, che succedera’ dopo ? sto popolo di parassiti come campera? mandiamo ancora le nostre risorse per sfamare in unutile popolo che tromba per riprodursi non spendo cosa fare??
    o continuiamo a sfamarli perche’ i coglioni delle ong non sanno fare altro che pretendere il loro magnifico stipendio dalle nazioni con la scusa che si deve aiutare gli altri?, o credete che i signori delle ong prendono lo stipendio di 1000 euri al mese?
    mediate gente meditate!

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