Immigrato soccorso vuole massacrare infermieri perché non gli servono la cena!
Related Articles
**Parma nel caos: immigrato soccorso minaccia di massacrare gli infermieri perché non gli servono la cena!**

VERIFICA NOTIZIA
Parma, 24 luglio 2025 – La città ducale è sotto shock, trasformata nell’ennesimo teatro di un’arroganza criminale che non conosce confini. Un 40enne straniero, residente a Parma ma con un curriculum di reati e ubriachezza molesta, ha avuto l’audacia di minacciare di pestare gli infermieri dell’Ospedale Maggiore perché non gli portavano la cena, dopo essere stato soccorso per strada in apparente stato di bisogno. Un episodio sconcertante, che getta luce su un’immigrazione fuori controllo e su una città abbandonata a sé stessa, dove chi delinque si sente intoccabile e osa sfidare persino chi lo salva. Parma merita di meglio: merita sicurezza, rispetto e un’amministrazione che smetta di tollerare simili oltraggi!
Tutto è iniziato alcuni giorni fa, intorno alle 13:30, quando una chiamata al 118 ha segnalato un uomo a terra in una via del centro. L’ambulanza, con la solita dedizione, è accorsa per soccorrere quello che sembrava un individuo in difficoltà. Ma una volta al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, il vero volto di questo 40enne straniero è emerso in tutta la sua prepotenza. Vigile, collaborante ma incapace di spiegare il suo stato, l’uomo è stato portato in ospedale per accertamenti. Qui, però, invece di mostrare gratitudine, ha preteso cibo con un’arroganza inaccettabile, come se il Pronto Soccorso fosse un ristorante a sua disposizione. E quando il personale, già oberato da vere emergenze, non ha potuto soddisfare le sue pretese, il 40enne ha dato sfogo alla sua vera natura: urla, insulti, minacce di violenza contro gli infermieri e persino contro altri pazienti, in un’escalation di aggressività che ha trasformato il reparto in un campo di battaglia.
Dopo aver dormito per cinque ore, occupando un letto che avrebbe potuto servire a chi aveva davvero bisogno, l’uomo si è svegliato in preda a un’ira incontrollata, minacciando di picchiare chiunque non gli portasse immediatamente da mangiare. Un comportamento da signore del crimine, non da persona soccorsa con umanità! Solo l’intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile, chiamati d’urgenza tramite il 112, ha evitato il peggio. Con professionalità, i militari hanno calmato il 40enne, che non si è nemmeno fermato di fronte alla loro presenza, continuando a urlare minacce come se fosse intoccabile. Identificato in caserma, si è scoperto essere un immigrato con un passato di reati contro il patrimonio e sanzioni per ubriachezza molesta. E ora? Una semplice denuncia per minaccia a pubblico ufficiale, mentre questo individuo è già libero di tornare a seminare il caos per le strade di Parma.
Questo episodio è la goccia che fa traboccare il vaso. Parma non può più tollerare che immigrati come questo, che disprezzano le nostre leggi e la nostra civiltà, si permettano di terrorizzare chi lavora per salvarli. È inaccettabile che un uomo con precedenti penali, probabilmente un clandestino o un residente che non ha mai voluto integrarsi, possa minacciare impunemente medici e infermieri, occupare risorse preziose e trasformare un ospedale in un ring. Dove sono i controlli? Dove sono le espulsioni? Perché individui del genere, che non hanno nulla da offrire se non violenza e arroganza, sono ancora liberi di girare per la nostra città?
L’amministrazione comunale e le autorità devono smettere di nascondersi dietro il buonismo e agire con pugno di ferro. Basta con la tolleranza verso chi considera l’Italia un bancomat o un campo di battaglia! I Centri di Permanenza per il Rimpatrio devono essere riempiti di delinquenti come questo 40enne, e le espulsioni devono diventare immediate e senza appello. Non possiamo permettere che ospedali, strade e piazze diventino zone franche per immigrati che non rispettano nulla e nessuno. I parmigiani sono stufi di vivere nella paura, di vedere le loro tasse usate per soccorrere chi poi li minaccia, di assistere a un degrado che cresce ogni giorno di più.
Questo non è un caso isolato: è l’ennesimo segnale di un’immigrazione mal gestita che sta soffocando Parma e l’Italia intera. Serve una svolta: controlli serrati, pene esemplari e rimpatrio per chiunque si macchi di reati, anche solo di minacce come queste. Gli infermieri, eroi che ogni giorno salvano vite, meritano rispetto, non di essere trattati come punching bag da stranieri ingrati. Parma non è un far west, e i parmigiani non sono disposti a chinare la testa. Basta con l’inerzia: ripuliamo la città da questa feccia, prima che il prossimo episodio finisca in tragedia!
Parma? Emilia Romagna? Business as usual