Maranza, in 5 contro 1 cercano di uccidere italiano: li disturbava nel loro sottopasso occupato – VIDEO

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By V luglio 24, 2025 13:33

Maranza, in 5 contro 1 cercano di uccidere italiano: li disturbava nel loro sottopasso occupato – VIDEO

**Roma ostaggio dei “maranza”: cinque delinquenti stranieri tentano di uccidere Simone Carabella e occupano il sottopasso di Porta Pia!**

Roma, 24 luglio 2025 – La capitale d’Italia è caduta in un baratro di violenza e anarchia, trasformata in una terra di nessuno dove immigrati senza scrupoli dettano legge e seminano terrore. L’ultimo oltraggio è l’aggressione selvaggia ai danni di Simone Carabella, un cittadino reporter e volontario anti-degrado che ha avuto l’unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sabato scorso, cinque “maranza” – teppisti stranieri che infestano le nostre città – hanno cercato di ucciderlo con bottiglie rotte, brandite come armi in pieno giorno. E come se non bastasse, martedì, questi stessi criminali sono stati visti occupare il sottopasso di Porta Pia, un luogo già ridotto a cloaca di degrado, dove solo pochi giorni fa una donna di 42 anni è stata brutalmente violentata. Roma è in ginocchio, vittima di un’invasione di delinquenti stranieri che agiscono indisturbati, mentre le autorità si girano dall’altra parte e i cittadini vivono nella paura!

L’attacco a Carabella, denunciato con un video shock sui social, è la goccia che fa traboccare il vaso. Cinque immigrati, descritti come “maranza”, hanno accerchiato la loro vittima con una ferocia disumana, usando bottiglie rotte per tentare di sgozzarlo in mezzo alla strada. Un atto di barbarie che dimostra una cosa sola: questa gente non ha alcun rispetto per la nostra società, le nostre leggi, né per la vita umana. E cosa fanno le istituzioni? Niente! Questi criminali, che dovrebbero essere stati arrestati e sbattuti fuori dall’Italia a calci, sono già tornati a infestare il sottopasso di Porta Pia, un buco nero di immondizia, siringhe e violenza, dove i romani non osano più passare. È questa la “città eterna” che vogliamo lasciare ai nostri figli? Un far west dove bande di stranieri fanno il bello e il cattivo tempo?

Il sottopasso di Porta Pia è l’emblema del fallimento totale delle politiche sull’immigrazione. Dopo lo stupro di una donna, le promesse di telecamere e bonifiche sono rimaste lettera morta. I “maranza” e altri sbandati, spesso clandestini o immigrati di seconda generazione che rifiutano qualsiasi integrazione, continuano a occupare gli spazi pubblici, trasformandoli in zone franche per il crimine. E il sindaco Gualtieri? Si limita a balbettare di “riqualificazioni” mentre la città affonda nel caos. È inaccettabile che Roma, culla della civiltà, sia ridotta a un campo di battaglia da individui che non hanno alcun diritto di stare qui. Ogni giorno che passa senza espulsioni di massa è un giorno in cui i romani vengono traditi da chi dovrebbe proteggerli.

Basta con il buonismo schifoso che giustifica questi delinquenti con scuse come “disagio sociale” o “mancanza di opportunità”! Chi viene in Italia per commettere crimini, per aggredire, stuprare o distruggere, non merita compassione: merita un biglietto di sola andata per il suo paese d’origine. Le ronde di cittadini come Carabella, che cercano di difendere le strade abbandonate dalle autorità, sono l’ultimo baluardo contro un’invasione che sta distruggendo la nostra identità e la nostra sicurezza. Ma non possiamo lasciare che siano i privati a fare il lavoro sporco: il governo deve agire, ora! Espulsioni immediate per ogni immigrato che delinque, chiusura dei confini e smantellamento di ogni campo nomadi o bivacco che alimenta il degrado. I Centri di Permanenza per il Rimpatrio devono lavorare a pieno regime, non essere usati come hotel per clandestini.

I romani sono furiosi, e hanno ragione. Non vogliono più vivere con il terrore di una bottiglia rotta in faccia o di un’aggressione nel cuore della loro città. Non vogliono più vedere i loro sottopassi trasformati in latrine da bande di stranieri che disprezzano la nostra cultura. Roma non è un campo profughi, né un playground per criminali! È ora di dire basta: via gli immigrati violenti, via i clandestini, via chiunque pensi di poter calpestare la nostra terra impunemente. Gualtieri, Meloni, svegliatevi! I cittadini esigono sicurezza, non parole. Riprendiamoci Roma, prima che sia troppo tardi, o la prossima bottiglia rotta non sarà solo una minaccia, ma una tragedia annunciata!

Maranza, in 5 contro 1 cercano di uccidere italiano: li disturbava nel loro sottopasso occupato – VIDEO ultima modifica: 2025-07-24T13:33:30+00:00 da V
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