Rimprovera immigrati che pisciano sul portone: picchiato a sangue
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**San Benedetto Sotto Shock: Imprenditore Massacrato a Sangue da Kosovari e Macedoni per un Rimprovero – Basta con Questa Invasione!**

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Un’ondata di rabbia e incredulità travolge San Benedetto del Tronto dopo l’agguato brutale subito da Erminio Giudici, noto commerciante di 57 anni, titolare dell’Antico Caffè Soriano. Sabato 26 luglio 2025, intorno alle 4:30 del mattino, questo onesto imprenditore è finito in ospedale con fratture multiple, contusioni e ferite gravi, solo per aver osato rimproverare tre stranieri – kosovari e macedoni tra i 30 e i 35 anni – che orinavano contro il portone del suo locale in via Formentini. È un atto di violenza inaccettabile, un’ulteriore prova dell’invasione incontrollata che sta distruggendo la nostra sicurezza. Questi energumeni devono essere espulsi subito!
### Un’aggressione da Far West
Il racconto di Giudici è agghiacciante. Uscito dal locale per preparare una consegna, si è trovato davanti due uomini scesi da un’auto con targa svizzera, intenti a urinare contro il portone del magazzino. “Ma che state facendo?”, ha chiesto, incredulo. La risposta è stata una raffica di pugni al volto, seguita da calci selvaggi al torace mentre giaceva a terra. Solo l’intervento dei ragazzi delle pulizie, che hanno tentato di fermarli, ha evitato il peggio, ma i tre aggressori – alti, prestanti e spietati – sono riusciti a scappare. Giudici, sotto choc, è stato trasportato in ospedale, dove gli sono state diagnosticate fratture multiple e lesioni gravi. “Poteva andare molto peggio”, ammette, ma la brutalità di questi stranieri è un affronto intollerabile.
### Identificati i responsabili: un pericolo costante
Le indagini della polizia, supportate dalle videocamere di sorveglianza, hanno identificato i colpevoli: tre uomini di nazionalità kosovara e macedone. Giudici sospetta che potessero essere in zona per un furto, usando l’atto osceno come copertura. Ma quando li ha sorpresi, si sono sentiti in trappola e hanno reagito con una ferocia inspiegabile. Non è la prima volta che stranieri si macchiano di simili atti di violenza: questa aggressione è solo l’ennesimo segnale di un’invasione che sta sfuggendo di mano. La loro padronanza dell’inglese suggerisce una presenza consolidata, un’ulteriore conferma che non sono semplici turisti, ma un pericolo per la nostra comunità.
### Un sindaco impotente e un popolo furioso
Il sindaco Antonio Spazzafumo ha espresso solidarietà a Giudici sui social, definendo l’atto “vile” e promettendo di collaborare con le forze dell’ordine per rintracciare i “tre balordi”. Parole vuote! Ringrazia pure gli addetti alle pulizie per il loro coraggio, ma dove sono le misure concrete? La città è stufa di sentirsi ostaggio di questi invasori. Non bastano i buoni propositi: serve un’azione drastica per espellere questi criminali e fermare l’immigrazione incontrollata che li porta qui.
### Basta tolleranza: difendiamo San Benedetto!
Questo episodio è la goccia che fa traboccare il vaso. Un imprenditore aggredito a sangue per aver difeso la decenza, e i responsabili sono stranieri che calpestano le nostre leggi. Non possiamo più accettare questa situazione. Chiediamo al governo di chiudere i confini, espellere immediatamente kosovari, macedoni e chiunque minacci la nostra sicurezza, e smettere di accogliere chi porta solo violenza. San Benedetto è nostra, non dei balordi! Sveglia, Italia, prima che sia troppo tardi!
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