Treccani vuole cancellare le parole ‘razziste’ come ‘vù cumpra’

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By V luglio 30, 2025 22:12

Treccani vuole cancellare le parole ‘razziste’ come ‘vù cumpra’

**Treccani Woke: La Censura di “Vu Cumprà” e l’Oblio della Storia**

L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, un tempo pilastro della cultura italiana, si è trasformato in un’istituzione servile, pronta a sacrificare la storia sull’altare del politicamente corretto. La sua crociata contro il termine “vu cumprà”, bollato come “evidentemente razzista” e relegato a “fossile lessicale” da Rocco Luigi Nichil su *Lingua Italiana*, è un atto di censura che puzza di ideologia woke e tradisce la missione di custodire il patrimonio linguistico. Questa deriva non è solo un errore: è un attentato alla verità storica.

Nato nel 1986 sul *Resto del Carlino* per descrivere le proteste dei commercianti romagnoli contro venditori ambulanti abusivi, “vu cumprà” si è diffuso negli anni ’80, generando espressioni come “vu’ emigrà” o “vu’ drugà” e arrivando fino al Parlamento. È un termine che, sì, riflette stereotipi problematici, ma anche un’epoca, un contesto sociale, una tensione culturale. Nichil stesso ammette che ricostruire la storia di una parola dà “profondità alla storia”. Eppure, Treccani sceglie di seppellire “vu cumprà”, non di spiegarlo, assecondando un’agenda che demonizza il passato per compiacere le élite progressiste. È la stessa logica che in altri paesi ha portato a censurare libri, statue e termini storici in nome di una presunta “inclusività”.

Finanziata da enti pubblici come il Ministero dell’Economia e privati come Intesa Sanpaolo, Treccani dovrebbe essere un faro di conoscenza, non un censore al servizio di mode ideologiche. Etichettare una parola come “razzista” senza contestualizzarla è un atto di vigliaccheria intellettuale, che nega agli italiani il diritto di comprendere la propria storia linguistica.

Treccani deve smettere di inginocchiarsi al dogmatismo woke. Invece di censurare “vu cumprà”, dovrebbe analizzarlo come specchio di un’epoca, con le sue luci e ombre. La cultura non si preserva nascondendo le parole, ma spiegandole. Continuando su questa strada, Treccani non sarà più un’istituzione di sapere, ma un megafono di propaganda, pronta a sacrificare la storia per un applauso effimero.

Treccani vuole cancellare le parole ‘razziste’ come ‘vù cumpra’ ultima modifica: 2025-07-30T22:12:58+00:00 da V
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By V luglio 30, 2025 22:12
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2 Comments

  1. xx luglio 31, 07:13

    Che ridicoli…

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