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Giudizio immediato nei confronti del 17enne tunisino, ospite di un centro di accoglienza, accusato di aver picchiato, violentato e rapinato una donna di 65 anni che stava facendo jogging.

Il tunisino è anche accusato di tentato omicidio perché, durante la violenza, cercò di… pic.twitter.com/JUoRk2FKfP

— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 2, 2025

### Modena, Orrore nel Modenese: 17enne Tunisino Ospite di Centro Accoglienza Tenta di Uccidere, Violentare e Rapinare Donna 65enne – Basta Impunità, Remigrazione Ora!

Modena è sconvolta da un atto di barbarie che grida vendetta contro l’immigrazione incontrollata: un 17enne tunisino, ospite di un centro di accoglienza per minori, è stato fermato per aver picchiato, violentato e rapinato una donna di 65 anni che stava facendo jogging. Non contento, durante la violenza ha tentato di soffocarla stringendo con forza il suo scaldacollo, un gesto efferato che poteva finire in omicidio. Questo mostro, con un curriculum di delinquenza da far rabbrividire, rappresenta l’ennesima bomba a orologeria importata dai centri di accoglienza finanziati dai nostri soldi, dove clandestini come lui vengono coccolati invece di essere rimpatriati. È ora di dire basta: remigrazione immediata per tutti, abrogazione dei ricongiungimenti familiari e ritorno allo ius sanguinis – questi “minori” stranieri sono i jihadisti di domani!

I fatti, ricostruiti dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modena, sono agghiaccianti: la donna, una pensionata italiana che godeva di una passeggiata mattutina, è stata aggredita dal tunisino in un’area isolata, pestata con ferocia, violentata e derubata. Il tentativo di soffocamento con lo scaldacollo ha lasciato la vittima in condizioni gravi, ricoverata in ospedale con prognosi riservata. Il 17enne, fermato grazie a testimonianze e indagini rapide, non è nuovo a crimini: già noto per reati simili, è stato indagato per tentato omicidio, violenza sessuale e rapina pluriaggravata su ultrasessantacinquenne. Ma nonostante l’evidenza, la giustizia italiana – complice delle toghe rosse e della UE – lo tratta con guanti di velluto, lasciandolo in un centro dove continua a essere una minaccia.

Questa impunità è scandalosa: mentre italiani come il volontario 71enne di Padova o il benzinaio di via Padova vengono massacrati da questi delinquenti di seconda generazione, il sistema li protegge con denunce a piede libero o centri accoglienza che diventano covi di criminali. La sinistra anti-italiana e l’antirazzismo patologico – che vede in questi invasori le vittime da coccolare – sono complici di un piano per la sostituzione etnica, come dimostrato dalla sentenza UE sui “Paesi sicuri” che blocca rimpatri. L’Italia, ultimo baluardo con il 90% di autoctoni, deve resistere: azzerare immigrazione islamica, espellere famiglie intere e uscire dalla UE assassina. Basta centri accoglienza, basta buonismo: remigrazione totale o saremo annientati!