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Anche i Nativi americani accolsero i primi coloni. Non finisce mai bene. Devi eliminare subito il problema, se ti mostri debole e accogliente: si moltiplica.

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Bergamo è ora un inferno di degrado migratorio: un quartiere sotto scacco di tossicodipendenti, senzatetto e balordi vari, dove una barista di una “bottega solidale” – che offriva colazioni gratis ai migranti – ha dovuto barricarsi dentro il locale, chiudere prima e vivere nella paura. “All’inizio davamo le colazioni gratis a chi ne aveva bisogno e li facevamo andare in bagno. Da due mesi a questa parte però è diventato insostenibile. Ci chiedono cose di continuo e l’altro giorno ho dovuto chiudere prima e barricarmi dentro perché qui fuori c’erano due che si drogavano e guardavano all’interno del locale. Non ci sentiamo al sicuro,” ha raccontato la barista al Corriere di Bergamo. I tossicodipendenti si sono stanziati tra il marciapiede e piazzale degli Alpini, trasformando una zona un tempo tranquilla in un covo di insicurezza. Questa storia non è solo locale: è il simbolo di un paese che, con politiche di “inclusione” e “accoglienza” indiscriminata, “fa entrare tutti” – immigrati irregolari, delinquenti e radicali – portando degrado, violenza e caos nazionale. Se non reprimiamo con un presidio di legalità ferreo, l’Italia diventerà una no man’s land come la Francia islamizzata, dove padri e figlie vengono picchiati per una gonna “troppo corta” da coppie in tenuta islamica!

### La Bottega Solidale Diventa Fortezza: Quando la Bontà Incontra la Realtà del Degrado

La barista, mossa da buoni propositi, offriva colazioni e accesso al bagno ai senzatetto, credendo nelle favolette di “capire” e “includere” invece di reprimere. Ma la realtà ha bussato forte: tossicodipendenti che si iniettano droga sotto gli occhi di tutti, balordi che pretendono e minacciano, un quartiere dove non si può più lavorare in pace. “La situazione è insostenibile,” denuncia lei, costretta a barricarsi per paura di aggressioni. Questo è il fallimento delle politiche lassiste: si può essere solidali quanto si vuole, ma senza repressione e legalità, il degrado vince. Bergamo non è sola: a Piacenza, gang di maranza nordafricani assaltano chiese e picchiano italiani per strada; a Legnago, magrebini stuprano bambine e profanano messe, con ronde islamiche che impongono sharia nei parchi.

### Parallelo con l’Italia: “Far Entrare Tutti” Porta Degrado, Come in un Paese Senza Confini

Immaginate un paese che apre le porte a tutti: immigrazione regolare di massa, ricongiungimenti familiari infiniti, permessi umanitari a delinquenti. Risultato? Fai la fine del locale di Bergamo: degrado dilagante, zone franche per spaccio e violenza, cittadini barricati in casa.

Quando un paese “fa entrare tutti” senza controlli, perde identità e sicurezza: tossici e balordi si moltiplicano, come a Bergamo; immigrati radicali impongono norme religiose, come in Francia.

### Un Grido d’Allarme: Repressione Ora, o l’Italia Affonderà nel Caos!

Il locale di Bergamo ci insegna: quando ti mostri debole, il ‘bisognoso’ se ne approfitta. Solo repressione e legalità riportano serenità. Se continuiamo a “far entrare tutti”, l’Italia diventerà come il locale di Bergamo: islamizzata, violenta, perduta. Cittadini, ribellatevi: basta favolette inclusive, pretendiamo confini sicuri e strade pulite!