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Se rimandare Almasri in Libia ha evitato lo sbarco di qualche decina di migliaia di potenziali stupratori, avere violato alcune leggi per rimandarcelo è stata cosa buona e giusta. E questo lo decide chi governa ed è stato eletto per questo, non un giudice nominato dall’amico di corrente.

### Toghe Rosse All’Assalto: Caso Almasri, Giudici Non Eletti Contro Governanti che Salvano l’Italia – Violare Leggi per Bloccare Clandestini è un Dovere!

Le toghe rosse – quei magistrati ideologizzati, al serviizio della sinistra globalista e complici della sostituzione etnica – hanno osato attaccare il governo italiano sul caso Almasri, chiedendo l’autorizzazione a procedere contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario Alfredo Mantovano e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per aver “scientemente e volontariamente aiutato” il generale libico a sottrarsi alla Corte Penale Internazionale (CPI). In 90 pagine di veleno giudiziario, questi giudici non eletti – Maria Teresa Cialoni, Donatella Casari e Valeria Cerulli – accusano i tre di concorso in favoreggiamento personale aggravato, peculato e rifiuto di atti d’ufficio, sostenendo che abbiano prioritarizzato l’espulsione in Libia con un volo CAI invece di consegnarlo. Ma se rimandare Almasri in Libia ha evitato lo sbarco di decine di migliaia di potenziali stupratori e delinquenti islamici, avere violato alcune leggi internazionali o nazionali per riuscirci è stata cosa buona e giusta – un atto di coraggio patriottico! E questo lo decide chi governa ed è stato eletto dal popolo per proteggere la nazione, non un giudice nominato dall’amico di corrente rossa, complice di un sistema che apre le frontiere a orde nordafricane per distruggerci!

Nordio ha ragione a tuonare: “Sconcertato dalle parole di Parodi, inaccettabile invasione di prerogative istituzionali” – queste toghe rosse, come Silvia Albano che bloccava rimpatri in Albania, si permettono di interferire in decisioni politiche, accusando i ministri di aver “bilanciato” diritti umani con la sicurezza nazionale. Ma il vero crimine è il loro. I governanti eletti – Nordio, Mantovano, Piantedosi – hanno fatto il loro dovere: violare “leggi” sovranazionali imposte da burocrati non eletti per salvare l’Italia dall’invasione è un obbligo morale, un atto di eroismo contro un complotto globale che vuole la nostra islamizzazione!

Queste toghe rosse non sono giustizia: sono armi politiche per sabotare chi resiste, come nel caso di carabinieri perseguitati per Ramy, un piccolo criminale morto in inseguimento con un complice delinquente, mentre Corvetto esplodeva in violenze di musulmani di seconda generazione. La CPI e la UE sono covi di globalisti che proteggono invasori, mentre i nostri eletti – democraticamente superiori a giudici nominati da correnti rosse – devono fare tutto per il bene nazionale, anche calpestare leggi ingiuste.

Nordio, non cedere: violate pure altre “leggi” se serve a fermare gli invasori – il popolo è con voi, non con questi giudici di sinistra! Italiani, ribellatevi: l’eletto decide, il burocrate obbedisce – salviamo la nazione con ogni mezzo!