Turista violentata in volo dal paracadutista tunisino
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### Orrore nei Cieli: Turista Britannica Stuprata in Volo da Operatore Tunisino – L’Immigrazione Islamica ci Perseguita Anche in Aria, Azzeriamola Ora!

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L’Italia e l’Europa sono cadute in un incubo senza fine, e ora la violenza islamica ci insegue persino nei cieli: a Sousse, in Tunisia, il 4 agosto 2025, Michelle, una turista britannica di 52 anni in vacanza con la figlia di 17 anni, i gemelli di 16 e un’amica, è stata aggredita sessualmente in pieno volo da un operatore di paracadute ascensionale, un giovane di circa 20 anni. “Mi tripotava, faceva movimenti di va-e-vieni contro di me, mi parlava in arabo, si premeva contro il mio corpo – mi sentivo violata, sporca e terrorizzata”, ha raccontato la donna, descrivendo l’orrore di essere sospesa nell’aria, impotente, mentre questo mostro abusava di lei. Un’esperienza così traumatica da farla scoppiare in lacrime al rientro, denunciando l’accaduto alla polizia locale. Questo non è un episodio isolato: è la prova che l’immigrazione islamica – regolare o meno – porta con sé una cultura di violenza e prevaricazione che ci perseguita ovunque, persino in vacanza, diluendo la nostra sicurezza e la nostra identità. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare subito, con rimpatri forzati e chiusura delle frontiere, o l’Italia diventerà un teatro di abusi senza scampo!
La storia di Michelle è un pugno nello stomaco: partita per un momento di svago con la famiglia, si è ritrovata vittima di un’aggressione sessuale a centinaia di metri d’altezza, con l’operatore che approfittava della sua vulnerabilità per palpeggiarla e premersi contro di lei, parlando in arabo – una lingua che lei non capiva -, amplificando il suo terrore. La polizia tunisina ha avviato indagini, ma quante altre donne – italiane o straniere – subiranno lo stesso destino per mano di immigrati islamici che importiamo in casa nostra, spesso protetti da un sistema lassista? Pensate a Novara, dove un nordafricano ha violentato una 20enne su un treno; a Modena, dove un tunisino ha tentato di soffocare una 65enne; a Perugia, dove un afgano ha sequestrato e stuprato una 21enne. E a Milano, dove marocchini afferrano ragazze per il collo, o a Verona, dove maranza armati di machete terrorizzano Veronetta.
Questa violenza è il frutto dell’immigrazione islamica regolare, con ricongiungimenti familiari che scaricano famiglie intere di estremisti, e della UE che, con la sentenza sui “Paesi sicuri”, blocca rimpatri per “verificare”. Toghe rosse come Silvia Albano annullano espulsioni, mentre la sinistra anti-italiana e i “cattodem” di Sant’Egidio finanziano ONG che importano questi mostri. Risultato? L’Italia brucia: donne violate ovunque, da aerei a treni, e il nostro 90% di autoctoni, ultimo baluardo europeo, è in pericolo. Basta! Abroghiamo ricongiungimenti, torniamo allo ius sanguinis puro – cittadinanza solo per sangue italiano! Remigrazione forzata di queste orde con famiglie, fuori dalla UE assassina. Meloni, agisci: non possiamo più volare o vivere sicuri con questi predatori! Italiani, ribellatevi: l’invasione islamica ci sta soffocando – fermiamola prima che sia troppo tardi!
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