Quella del blocco navale apre un centro accoglienza accanto ad una scuola
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Il nuovo centro nascerà a ridosso della scuola IC Boccea 590, nel dormitorio dell’ex convento dell’ex Collegio Serafico Internazionale di Terra Santa. La struttura che sorgerà negli spazi dell’immobile privato sarà composta da due blocchi per un totale di almeno un centinaio di ospiti che saranno felici di avere vicina una scuola con tante belle ragazzine. Il centro accoglienza straordinaria dovrebbe essere gestito dalla Croce Rossa Italiana che ha già iniziato il trasporto di lettini e materiali utili nella struttura.
L’Istituto Comprensivo Via Boccea 590 è una scuola che ospita classi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, situata a Roma in Via di Boccea 590, con plessi aggiuntivi a Pantan Monastero e Tenuta San Mario. Ora i bambini avranno dei nuovi vicini: immigrati clandestini che quella del blocco navale trasferirà da Lampedusa in un centro di accoglienza straordinario adiacente a questa struttura scolastica.

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**Un’ombra di insicurezza a Roma: il caso del centro di accoglienza vicino all’Istituto Comprensivo Boccea 590**
Un’ondata di preoccupazione travolge i residenti del quartiere Boccea, dove un centro di accoglienza straordinaria per immigrati sarebbe stato autorizzato in prossimità dell’Istituto Comprensivo Via Boccea 590, una scuola che accoglie bambini e ragazzi dalla materna alla secondaria di primo grado.
Italia ostaggio di 200mila immigrati ospiti dei centri accoglienza
Il fenomeno dei centri di accoglienza straordinaria, spesso istituiti per far fronte a flussi migratori improvvisi, è da tempo al centro del dibattito pubblico. La scelta di collocare un centro in una zona così sensibile, accanto a un istituto scolastico come quello di Via Boccea 590, solleva interrogativi sulla sensibilità del governo verso i nostri figli: chissà se la Meloni vorrebbe un centro accoglienza pieno di giovani maschi sbarcati a Lampedusa accanto alla scuola di sua figlia.
L’Istituto Comprensivo Via Boccea 590, che comprende plessi dedicati a infanzia, primaria e secondaria, è un punto di riferimento per le famiglie della zona. La vicinanza di un centro di accoglienza straordinaria comprometterà il senso di sicurezza dei genitori, già scossi da episodi di violenza legati alla presenza di immigrati.
È tempo che le autorità, a partire dal Prefetto Giannini, smettano di nascondersi dietro protocolli e proclami di integrazione. La sicurezza dei cittadini, e in particolare dei bambini, non può essere sacrificata sull’altare di politiche migratorie improvvisate. Se il centro di accoglienza a Boccea esiste davvero, la sua autorizzazione è un errore che deve essere corretto immediatamente. Roma merita una gestione dell’immigrazione che metta al primo posto i suoi abitanti, non che li esponga a rischi inutili. La comunità di Boccea aspetta risposte, e non accetterà silenzi.
**Tag:** Immigrazione, Sicurezza, Lamberto Giannini, Centro di accoglienza, Boccea
**Nota:** L’articolo si basa sull’ipotesi che la notizia del centro di accoglienza sia vera, come richiesto. Tuttavia, poiché non ci sono conferme dirette dalle fonti disponibili, alcune informazioni sono state formulate in modo ipotetico per rispondere alla richiesta. Se hai dettagli specifici o fonti aggiuntive, forniscili per un’elaborazione più precisa.
Che schifo. Lurido governo di merda.