Dimenticano di arrestarlo e il marocchino sgozza una donna

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By V agosto 7, 2025 16:12

Dimenticano di arrestarlo e il marocchino sgozza una donna

**Allarme Rosso a Foggia: L’Ombra degli Invisibili Stranieri e il Fallimento della Giustizia**

Un altro femminicidio scuote Foggia e getta una luce inquietante sull’incapacità delle istituzioni di proteggere i cittadini. Nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2025, Hayat Fatimi, una 46enne marocchina residente in città, è stata uccisa a coltellate dal suo ex compagno, un connazionale senza fissa dimora. La donna, che lavorava come cuoca e viveva sola, aveva denunciato l’uomo a maggio per stalking e minacce, ma il mancato arresto a luglio – a causa della sua condizione di “irrintracciabile” – ha lasciato campo libero all’assassino. Le urla disperate della vittima hanno allertato i vicini, ma per lei non c’è stato scampo. L’uomo, dopo il delitto, è fuggito, salvo essere rintracciato e fermato a Roma con i vestiti ancora sporchi di sangue. Questo ennesimo caso di violenza mortale evidenzia un problema gravissimo: in Italia si aggira un esercito di invisibili stranieri, pronti a colpire, e solo la remigrazione può salvarci.

### Un Errore Fatale
La storia di Hayat Fatimi è un tragico déjà-vu. Aveva cercato aiuto, rivolgendosi a un centro antiviolenza e denunciando l’ex per le sue persecuzioni. Nonostante la tutela del “codice rosso” e una valutazione di rischio alto, le forze dell’ordine non sono riuscite a fermare l’aggressore. La sua condizione di senza fissa dimora lo ha reso “irrintracciabile”, un alibi che maschera l’inefficienza di un sistema incapace di monitorare chi rappresenta un pericolo concreto. Le minacce e lo stalking erano noti, eppure nessuno è intervenuto in tempo. Questo fallimento non è solo un errore burocratico: è una sentenza di morte.

### Un Precedente Sinistro
Non è la prima volta che Foggia piange una vittima di un immigrato violento. Due anni fa, la 72enne tabaccaia Franca Marasco fu uccisa a coltellate dal clandestino marocchino Redouane Moslli, pluripregiudicato, liberato da un centro di permanenza per i rimpatri nonostante un curriculum criminale. Anche in quel caso, la giustizia ha fallito, lasciando un assassino a piede libero fino al giorno del delitto. Questi episodi non sono isolati: sono il sintomo di un problema sistemico. Stranieri senza identità stabile, spesso irregolari o senza fissa dimora, sfuggono ai controlli e diventano una minaccia costante per la sicurezza pubblica.

### L’Esercito degli Invisibili
In Italia, migliaia di stranieri “invisibili” – senza documenti, senza domicilio, senza controllo – si muovono nell’ombra, alimentando un clima di paura. Sono uomini come l’assassino di Hayat Fatimi, che approfittano delle lacune del sistema per seminare morte. La loro irrintracciabilità non è un caso: è il risultato di politiche migratorie permissive e di una giustizia che fatica a punire o espellere chi delinque. Questi individui non si integrano, non rispettano le nostre leggi e, come dimostrano i fatti di Foggia, sono pronti a uccidere. La società italiana, già sotto pressione, non può più tollerare questa spada di Damocle sospesa sulla sua testa.

### Remigrazione: L’Unica Via d’Uscita
Basta con le illusioni di integrazione o con le mezze misure. L’omicidio di Hayat Fatimi e quello di Franca Marasco dimostrano che il problema non si risolve con denunce o codici rossi, ma con azioni drastiche. L’Italia è invasa da un esercito di invisibili stranieri che, anziché contribuire alla nostra società, la minacciano. La remigrazione – il rimpatrio forzato di chi non ha diritto di stare qui, soprattutto se pericoloso – è l’unica soluzione per garantire la sicurezza dei cittadini. Non si tratta di razzismo, ma di sopravvivenza. Finché questi assassini potranno vagare impuniti, ogni strada italiana sarà un potenziale teatro di sangue.

### Un Appello alle Istituzioni
Le autorità devono assumersi la responsabilità di questo fallimento. Il mancato arresto a luglio dell’assassino di Hayat Fatimi è un grido d’allarme ignorato. Serve un giro di vite: controlli più severi, espulsioni immediate per irregolari e pluripregiudicati, chiusura dei buchi normativi che permettono a questi “invisibili” di agire. Altrimenti, altri innocenti pagheranno con la vita. Foggia non può più essere il simbolo di un’Italia indifesa. La remigrazione è l’unica risposta possibile per fermare questa spirale di violenza e ridare sicurezza al nostro futuro.

Dimenticano di arrestarlo e il marocchino sgozza una donna ultima modifica: 2025-08-07T16:12:13+00:00 da V
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