“Immigrati indispensabili”: così Meloni ha tradito gli italiani
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A questo punto non ci dispiace che Mantovano sia nel mirino delle toghe rosse. Prostituire la propria identità politica merita una punizione esemplare.
Quando sentite quella del blocco navale raccontare del record dell’occupazione, ricordate: sono questi immigrati che si prendono i vostri lavori. E in questo modo, impoverendo la nostra economia, rendono tutti voi più poveri: non è un caso se chi oggi ha un lavoro non arriva a fine mese. Il lavoratore a basso reddito di oggi sta peggio del disoccupato degli anni novanta.

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**Il Decreto Flussi di Meloni: Un Tradimento Infame che Uccide l’Identità Italiana**
“Solo i migranti possono sostenere l’economia”. Questa frase, vomitevole nella sua ipocrisia e stupida nella sua totale inconsistenza reale, non è uno slogan di qualche ONG globalista né un titolo di un quotidiano di sinistra. È la vergognosa ammissione di resa culturale contenuta nella relazione tecnica del governo Meloni al nuovo Decreto Flussi, firmato dal sottosegretario Alfredo Mantovano. Con questo atto, l’esecutivo che si spacciava per difensore dell’Italia e del suo popolo ha gettato la maschera, rivelandosi per ciò che è: un servo delle élite globaliste, pronto a svendere l’identità nazionale e a calpestare gli italiani per ingrassare i già ricchi. Il Decreto Flussi 2026-2028, approvato il 3 luglio, apre le porte a 497.000 immigrati regolari in tre anni, giustificati come necessari per “fabbisogni lavorativi non soddisfabili con risorse interne”. Tradotto: gli italiani sono inutili, sacrificabili, e il futuro del Paese è nelle mani di masse di schiavi importati per abbassare i salari e distruggere la classe media.
### Un Tradimento Vile e Calcolato
Questo decreto non è un errore, non è una svista. È un tradimento premeditato. Meloni, che in campagna elettorale sbraitava contro la “sostituzione etnica” e prometteva “prima gli italiani”, oggi firma un documento che certifica la resa totale al dogma dell’immigrazione strutturale. È la capitolazione di un governo che, dietro la facciata patriottica, si piega alle logiche del profitto selvaggio, sacrificando il popolo italiano sull’altare del mercato globale. Altro che “blocco navale” o “lavoro agli italiani”: qui si spalancano le porte a mezzo milione di stranieri, trattati come merce a basso costo per soddisfare le voglie di un capitalismo predatorio che arricchisce i soliti noti – grandi imprese, multinazionali, speculatori – mentre impoverisce chi lavora e fatica ogni giorno.
### La Stupidità di un’Economia che Odia gli Italiani
La relazione tecnica del governo è un insulto all’intelligenza. Non una parola su come risollevare i giovani italiani dalla disoccupazione, non un piano per salari dignitosi, non un’idea per invertire il crollo demografico che strangola il nostro futuro. Invece, si blatera di “manodopera di difficile reperimento”. Difficile? Solo per chi non vuole pagare! La verità è che gli italiani vengono lasciati a marcire in un mercato del lavoro fatto di stipendi da fame, contratti precari e tasse da usura. E mentre i nostri giovani sono costretti a emigrare o a vivere di lavoretti, il governo importa masse di lavoratori stranieri, disposti a tutto pur di sopravvivere, che abbassano ulteriormente i salari e distruggono ogni possibilità di riscatto per la classe media e lavoratrice. Questa non è politica economica: è stupidità criminale, un piano per smantellare l’Italia come comunità e trasformarla in un bazar di braccia a buon mercato.
### La Sostituzione Etnica: Da Accusa a Realtà
Meloni e i suoi un tempo gridavano al complotto della “sostituzione etnica”. Ora la fanno loro, con tanto di bollo ufficiale. Questo decreto è l’atto finale di un processo che non solo accetta, ma promuove l’idea che gli italiani non abbiano più un ruolo centrale nella loro terra. Importare mezzo milione di persone in tre anni non è “gestione dei flussi”: è ingegneria demografica, un progetto per rimpiazzare il popolo italiano con una massa di schiavi moderni, utili solo a ingrassare i profitti di chi già possiede tutto. E mentre i ricchi si arricchiscono, gli italiani si impoveriscono: meno lavoro, meno diritti, meno futuro. La classe media, spina dorsale del Paese, viene schiacciata da un sistema che premia la precarietà e la concorrenza al ribasso.
### Il Ricatto dei Padroni e la Codardia del Governo
Chi osa criticare questa follia viene zittito con il solito ricatto: “Senza migranti l’economia crolla”. Ma quale economia? Quella che tiene gli italiani in ostaggio, che li costringe a scegliere tra disoccupazione e sfruttamento? Un sistema che vive solo grazie all’immigrazione di massa è un sistema marcio, destinato al collasso. L’alternativa c’è, e non è un sogno: salari veri, contratti stabili, politiche per la natalità, formazione per i giovani, protezione del territorio. Ma tutto questo richiede coraggio, visione, e soprattutto la volontà di sfidare i poteri forti. Meloni, invece, si è inginocchiata, preferendo la via facile dell’immigrazione di massa alla lotta per ridare dignità agli italiani.
### Italiani: Stranieri nella Propria Patria
Il governo dice di voler fermare l’immigrazione illegale favorendo quella regolare. Ma quando i numeri sono questi, la differenza è solo carta straccia. Mezzo milione di ingressi in tre anni significa una cosa sola: l’Italia non è più pensata come la casa degli italiani, ma come un hub globale dove la nostra identità, la nostra cultura, il nostro futuro vengono sacrificati per il profitto di pochi. Gli italiani sono ridotti a spettatori di un declino orchestrato, trattati come un problema, non come una risorsa. I nostri giovani, le nostre famiglie, i nostri lavoratori meritano di più: meritano un governo che li metta al primo posto, che non li venda al miglior offerente.
### È Ora di Ribellarsi
Questo Decreto Flussi è un atto di guerra contro il popolo italiano. È la prova che chi ci governa ha scelto di servire i padroni globali anziché il proprio Paese. È tempo di dire basta a questa follia, a questa codardia, a questa stupidità che uccide la nostra identità e impoverisce chi lavora. Gli italiani non sono un ostacolo da eliminare, ma la forza viva di una nazione che può e deve rinascere. Basta con le masse di schiavi importati per abbassare i salari e distruggere la nostra comunità. Basta con un’economia che arricchisce i già ricchi e calpesta chi fatica. È ora di un’Italia che torni a credere in sé stessa, nei suoi figli, nel suo futuro. Se Meloni non lo capisce, allora non è degna di rappresentarci.
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