Una legge per punire gli antisemiti è un’arma alle toghe rosse contro gli anti-immigrazione

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By V agosto 9, 2025 19:14

Una legge per punire gli antisemiti è un’arma alle toghe rosse contro gli anti-immigrazione

**Contro la proposta di legge sull’antisemitismo: no ai reati di opinione**

La proposta di legge “Disposizioni per l’adozione della definizione operativa di antisemitismo, nonché per il contrasto agli atti di antisemitismo”, presentata dagli esponenti della Lega Romeo, Pirovano e Bergesio, rappresenta un pericoloso passo verso la limitazione della libertà d’espressione. Sebbene l’intento dichiarato sia combattere l’antisemitismo, il testo introduce misure che, di fatto, rafforzano i reati di opinione, creando un nuovo “psicoreato” che rischia di criminalizzare idee e parole. È una deriva inaccettabile, specialmente da parte di un partito che, sotto la presidenza di Lorenzo Fontana alla Camera, aveva criticato la Legge Mancino come un’arma ideologica usata dalla sinistra per reprimere il dissenso. Oggi, contraddicendo quella posizione, la Lega propone di rafforzarne il meccanismo, introducendo una nuova categoria protetta e confondendo il confine tra reati concreti e sentimenti.

La libertà di parola, pilastro di ogni democrazia, deve rimanere intoccabile, anche quando le idee espresse sono sgradevoli o riprovevoli. Per quanto l’antisemitismo sia un’ideologia odiosa, punire il pensiero o la sua espressione attraverso norme vaghe e soggettive rischia di aprire la strada alla censura di qualsiasi opinione scomoda. La proposta non distingue adeguatamente tra atti concreti di violenza o discriminazione, già punibili, e l’espressione di idee, per quanto offensive. Questo approccio non solo minaccia la libertà individuale, ma crea un precedente pericoloso: se oggi si legifera contro l’antisemitismo, domani si potrebbe introdurre una legge contro l’islamofobia o altre forme di “sentimenti” percepiti come pericolosi. Il passo è breve, e il risultato sarebbe un mosaico di reati di opinione che soffocano il dibattito pubblico.

La contraddizione della Lega è lampante: opporsi giustamente a derive censorie in sede europea, come l’European Media Freedom Act, e poi riproporre misure simili a livello nazionale è incoerente e pericoloso. La storia insegna che le leggi pensate per proteggere specifici gruppi spesso finiscono per essere usate contro il dissenso in generale. È il caso della Legge Mancino, che, pur nata con l’intento di combattere il razzismo, viene spesso sfruttata per silenziare chi critica, ad esempio, l’immigrazione extraeuropea di massa o altre questioni sensibili. Le procure, armate di norme ambigue, trasformano il dissenso in reato, etichettando come “odio” ciò che è semplice opinione. Questo meccanismo non protegge la società, ma la impoverisce, riducendo lo spazio per un confronto aperto e pluralista.

In una democrazia, il pensiero e la sua espressione devono essere liberi, anche quando urtano sensibilità o sfidano il politically correct. Combattere idee sbagliate si fa con il dialogo, la cultura e la persuasione, non con il codice penale. Le leggi che puniscono l’espressione di opinioni, per quanto orribili, non risolvono i problemi, ma creano un clima di paura e autocensura. La proposta di legge sull’antisemitismo deve essere respinta, e con essa ogni tentativo di introdurre nuovi reati di opinione. La libertà di parola è un diritto non negoziabile: difenderla significa difendere la democrazia stessa.

Una legge per punire gli antisemiti è un’arma alle toghe rosse contro gli anti-immigrazione ultima modifica: 2025-08-09T19:14:23+00:00 da V
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By V agosto 9, 2025 19:14
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