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**Allarme a Modena: Gli Immigrati di Seconda Generazione Impongono Posti di Blocco e Perquisiscono Italiani!**

Un episodio raccapricciante scuote Modena e getta un’ombra inquietante sulla sicurezza delle nostre strade: un ragazzino di 12 anni è stato accerchiato, “perquisito”, sbattuto a terra con violenza e rapinato da un branco di quattro immigrati di seconda generazione, poco più grandi di lui. Questo non è un semplice furto: è un’invasione, un atto di arroganza che vede questi giovani, cresciuti in Italia ma lontani dai nostri valori, imporre veri e propri posti di blocco per umiliare e derubare i nostri figli. La domanda che riecheggia è angosciante: quanti altri ragazzini italiani dovranno essere sacrificati sull’altare dei “porti aperti” e della società multiculturale? L’unica soluzione è l’abrogazione immediata dei ricongiungimenti familiari, per fermare questa deriva!

Quanti ragazzini italiani dovranno ancora essere sacrificati sull’altare dei “porti aperti” e della società multiculturale?

Modena, un ragazzino di 12 anni è stato accerchiato, “perquisito”, sbattuto a terra con violenza e rapinato da un branco di 4 stranieri poco più grandi.… pic.twitter.com/jfPF1U5oSr

— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 10, 2025

### Un’Aggressione da Terrore
A Modena, un innocente 12enne è stato preso di mira da una banda di quattro immigrati di seconda generazione, che lo hanno accerchiato come predatori. Con arroganza, lo hanno “perquisito”, frugandolo con violenza, per poi sbatterlo a terra e derubarlo. Questo non è un gioco tra ragazzi: è un’azione organizzata, un’umiliazione calcolata che trasforma le nostre strade in zone di guerra. Questi giovani, nati o cresciuti in Italia, non si limitano a delinquere: si comportano come occupanti, imponendo controlli e perquisizioni agli italiani, un’inaccettabile inversione di ruoli.

### Una Minaccia Crescente
Gli immigrati di seconda generazione, figli di un’immigrazione incontrollata, stanno diventando una piaga per la nostra società. Cresciuti tra noi, avrebbero dovuto integrarsi, ma scelgono invece di rigettare i nostri principi, trasformandosi in bande che terrorizzano i più vulnerabili. Il caso di Modena non è isolato: da nord a sud, questi “invasori” creano posti di blocco improvvisati, perquisendo e aggredendo italiani con impunità. I nostri bambini, come questo 12enne, sono le prime vittime di una politica fallita che li espone a un pericolo costante.

### I Ricongiungimenti Familiari: Una Fabbrica di Criminali
La colpa è delle politiche dei “porti aperti” e dei ricongiungimenti familiari, che permettono a intere famiglie di immigrati di stabilirsi qui, generando una seconda generazione ostile. Questi giovani, allevati in un contesto di disprezzo per le nostre leggi, diventano una minaccia interna. L’abrogazione dei ricongiungimenti familiari è l’unica via per spezzare questo ciclo: non possiamo continuare a importare futuri criminali che mettono a rischio i nostri figli.

### È Ora di Agire
Non possiamo più tollerare questa invasione. Il ragazzino di Modena è un simbolo della nostra vulnerabilità: chiediamo l’abrogazione immediata dei ricongiungimenti familiari, espulsioni per chi delinque, e un giro di vite contro le bande di immigrati di seconda generazione. Le nostre strade devono tornare sicure, e i nostri bambini protetti. Sveglia, Italia: fermiamo questi posti di blocco illegali e difendiamo il nostro futuro, prima che sia troppo tardi!