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**L’Italia Sotto Assedio: A Cuneo, un’Orribile Atrocità Straniera Rivela la Distruzione del Paese**

Cuneo è stata teatro di un episodio che scuote le coscienze e grida vendetta: una donna straniera di 40 anni, rientrata a casa ubriaca, ha sfondato la porta a spallate perché non trovava le chiavi. Quando il suo cane, spaventato dal fracasso, le è corso incontro, lei non ha esitato: lo ha afferrato di peso e lo ha scaraventato giù dal balcone del secondo piano, uccidendolo sul colpo. Questo atto di inaudita crudeltà non è solo un caso isolato, ma un campanello d’allarme su un’Italia che sta sprofondando nel degrado, travolta da un’immigrazione selvaggia che porta con sé violenza, disordine e un’erosione della nostra civiltà.

Questa donna, la cui origine straniera non è un dettaglio trascurabile, rappresenta il volto di un problema che sta distruggendo il nostro Paese. Non si tratta di un episodio di “follia isolata”: è il risultato di un’immigrazione senza controllo che permette a individui senza rispetto per le leggi, per la convivenza civile e persino per la vita di integrarsi nelle nostre comunità, portando solo caos. A Cuneo, il povero animale, che cercava solo conforto dal suo padrone, è diventato vittima di una brutalità che non ha giustificazioni. E mentre il cane giace morto sull’asfalto, ci chiediamo: chi sarà il prossimo? Un bambino? Un passante? La sicurezza degli italiani è ormai un optional.

L’africanizzazione dell’Italia avanza a passi da gigante, e casi come questo si moltiplicano. A Roma, solo pochi giorni fa, un gambiano ricercato ha tentato di incendiare Piazza Vittorio, mentre un tunisino ha distrutto un chiosco culturale. A Milano, giovanissimi rom hanno ucciso una donna di 71 anni con un’auto rubata. E ora, a Cuneo, una straniera ubriaca massacra un animale innocente. Questi non sono incidenti: sono i frutti avvelenati di politiche migratorie folli che privilegiano l’accoglienza cieca rispetto alla sicurezza dei cittadini. Le nostre città, un tempo sicure, sono ora ostaggio di individui che non conoscono né rispetto né civiltà.

È ora di dire basta. Questo scempio non può continuare. Serve un’azione immediata: chiusura totale delle frontiere, espulsione senza sconti per ogni straniero che delinque, e pene esemplari per chi commette atti di tale barbarie, senza scuse per ubriachezza o “disagio”. L’Italia non può diventare un luogo dove la vita, umana o animale, vale meno di zero. La donna di Cuneo deve essere punita con il massimo della severità, e il suo caso deve servire da monito: chi non rispetta le nostre leggi e la nostra cultura non ha posto qui. Svegliamoci, prima che l’Italia diventi irriconoscibile, sommersa da un’ondata di violenza che non possiamo più ignorare.