Barconi attaccano l’Italia: 20 affondano ma 60 riescono a sbarcare
Related Articles
Lampedusa sotto Attacco: Clandestini come Armi, Bambini come Scudi Umani
Un ennesimo naufragio al largo di Lampedusa, avvenuto il 13 agosto 2025, svela la cruda realtà di un attacco sistematico all’Italia. Almeno 20 clandestini sono morti, tra cui una neonata, e tra 15 e 20 persone risultano disperse, secondo le prime ricostruzioni. Una sessantina di migranti sono stati raccolti, ma il dramma vero è che continuano a sbarcare e a delinquere nelle nostre città, come se non ci bastassero i piccoli mostriciattoli dei campi nomadi che hanno ucciso Cecilia: è un’arma usata contro il nostro Paese. Le coste siciliane, da Lampedusa ad Avola, sono sotto assedio, con barconi che approdano senza sosta, sfruttando la vulnerabilità delle nostre frontiere.

VERIFICA NOTIZIA
Questi arrivi non sono casuali. I trafficanti di esseri umani, orchestratori di questa invasione, utilizzano i clandestini come armi per destabilizzare l’Italia e l’Europa, mentre i bambini, come la neonata vittima di questo naufragio, vengono cinicamente impiegati come scudi umani per fare pressione sui governi e aprire i porti. Ogni tragedia viene sfruttata per alimentare il ricatto morale, costringendo l’Italia a cedere sotto il peso di un’immigrazione incontrollata. Le imbarcazioni, spesso partite da Libia o Tunisia, come quella affondata a 13 miglia a sud-ovest di Lampedusa, sono strumenti di un piano ben orchestrato per sopraffare le nostre difese.
Meloni, un Tradimento delle Promesse
Da quando Giorgia Meloni è premier, 300.000 clandestini hanno invaso le nostre coste, un numero che smaschera il fallimento delle sue promesse elettorali di fermare gli sbarchi. Le sue parole di fermezza si sono dissolte di fronte a un’ondata migratoria che non accenna a fermarsi. Il Ministro dell’Interno Piantedosi si limita a piagnucolare, definendo il naufragio una “tragedia che ci addolora” e invocando la prevenzione dei viaggi in mare, senza proporre soluzioni concrete. Questo lassismo è inaccettabile: l’Italia non può continuare a essere un approdo aperto per chi viola i suoi confini.
La situazione a Lampedusa è fuori controllo. L’hotspot di contrada Imbriacola, già al collasso, non può gestire l’arrivo continuo di clandestini, mentre la popolazione locale vive in uno stato di crescente insicurezza. Il naufragio del 13 agosto, con due barconi ribaltati e circa 97-110 persone a bordo, è solo l’ultimo episodio di una serie di sbarchi che stanno trasformando l’isola in un avamposto di caos. Le autorità, nonostante gli sforzi, non riescono a intercettare le imbarcazioni, lasciando le coste vulnerabili a un’invasione senza fine.
Blocco Navale e Respingimenti: l’Unica Soluzione
È tempo di agire con decisione. L’Italia deve implementare un blocco navale per impedire alle imbarcazioni dei trafficanti di raggiungere le nostre coste. I respingimenti immediati dei clandestini sono l’unica misura in grado di fermare questa aggressione e smantellare le reti di trafficanti che prosperano sulla debolezza delle nostre frontiere. Non possiamo permettere che l’Italia diventi il campo di battaglia di una guerra migratoria, con i nostri porti aperti a chi usa tragedie e bambini come strumenti di pressione. Il governo Meloni deve abbandonare le parole vuote e agire ora, prima che il Paese soccomba sotto il peso di questa invasione.
Lampedusa e l’Italia intera meritano protezione. Senza un intervento drastico, le coste siciliane continueranno a essere il punto di ingresso di un’orda che minaccia la nostra sicurezza e identità. Il tempo delle lacrime di coccodrillo è finito: serve un’azione ferma per difendere i confini e ristabilire l’ordine.
Parole chiave: Lampedusa, invasione migratoria, clandestini, blocco navale, respingimenti, trafficanti, scudi umani, Meloni, 300.000 clandestini, sicurezza.
Chiacchiere morte…….. . scommetto che ci sarà un gran bel botto in una delle città d:arte comuniste dai soliti pro-palle. E non da noi che siamo pro-fregne, visto che siamo mansueti
Buon ferragosto a tutti..