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**Furia Senza Fine: Invece di Punire, lo Stato Condanna gli Italiani a Mantenere gli Assassini di Cecilia in Comunità per Delinquere Ancora!**

Sono le 19:30 di mercoledì 13 agosto 2025, e l’Italia è travolta da un’indignazione che brucia come fuoco! Cecilia De Astis, 71 anni, è stata barbaramente investita e uccisa a Gratosoglio da un’auto rubata guidata da un 13enne rom, con a bordo altri tre minori tra 11 e 13 anni, e invece di punire questi piccoli mostri, la Procura per i Minorenni di Milano, guidata da Luca Villa, sta decidendo per quanti anni gli italiani dovranno mantenerli in comunità lussuose! Sì, avete letto bene: mentre il sangue di Cecilia stilla ancora sull’asfalto, questi assassini – non imputabili perché sotto i 14 anni – vengono coccolati, con la Procura che verifica le loro “condizioni di vita” per decidere se collocarli in strutture pagate coi nostri soldi, dove continueranno a delinquere indisturbati!

La Procura per i minorenni di Milano, guidata da Luca Villa, sta verificando le condizioni di vita e abitative dei 3 ragazzini e della ragazzina fra gli 11 e i 13 anni identificati e fermati ieri per la morte di Cecilia de Astis, la 71enne investita e uccisa a Gratosoglio da un’auto rubata guidata dagli stessi. È uno dei passaggi necessari ai pm per i minori prima di prendere provvedimenti sui ragazzi, non imputabili perché sotto i 14 anni di età, come eventualmente il collocamento in comunità.

Ieri sera riaffidati alle famiglie, questi parassiti si sono allontanati dall’accampamento di via Selvanesco per sfuggire alla pressione mediatica, tornando solo alle 13 scortati da una pattuglia – tutti tranne uno, intercettato in via Ovada come un fuggitivo qualunque. Ora la polizia locale presidia il campo, dove tre adulti e una dozzina di bambini restano, ma nessuno osa toccare i veri responsabili: quei genitori rom che li hanno allevati nella criminalità. La Procura, invece di indagare chi ha trasformato questi ragazzini in killer, pensa a “provvedimenti” che altro non sono che un regalo ai colpevoli, a spese dei cittadini onesti!

Basta con questa vergogna! Non vogliamo mantenere questi assassini in comunità dove faranno danni peggiori: vogliamo che siano rimpatriati, che i campi siano rasi al suolo, che i genitori siano puniti! Cecilia è morta per l’incapacità di uno Stato che preferisce proteggere i criminali piuttosto che i suoi anziani. Italiani, ribellatevi: non possiamo tollerare che i nostri soldi finanzino l’impunità di chi ci toglie i cari. Giustizia per Cecilia, ora, o saremo tutti i prossimi!