Maranza fugge in auto e sfotta la polizia: “Non potete farmi nulla” – VIDEO
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Sanno di essere protetti dalle toghe rosse. Se un criminale sa che non può essere inseguito in modo efficace, altrimenti chi ti insegue viene indagato, avrà tutti i motivi per fuggire e sfottere. Di questi crimini sono responsabili i magistrati che perseguono chi fa il proprio dovere. Come lo sono dell’assassinio di Cecilia: uccisa da mostriciattoli impuniti le cui famiglie dovevano essere arrestate.
### Milano sotto Tiro: Tunisino Sfida la Legge con Fuga Folle – Toghe Rosse e Immigrazione Tradiscono l’Italia!
Il solito nordafricano che fugge da carabinieri e polizia a folle velocità per le via di Milano e sfotte l’Italia. Poi, se per fortuna vanno a sbattere e muoiono le toghe rosse indagano chi insegue i criminali. pic.twitter.com/D1JugkV1Yh
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) August 13, 2025
Milano è stata trasformata in un circuito di morte da un tunisino fuori controllo, e l’Italia trema sotto l’arroganza islamica! Il 13 agosto 2025, intorno alle 5:30, Houssamedine Boumaiza, 24enne nordafricano al volante di un’auto a noleggio, ha scatenato il caos nelle vie a nord-est della città, da viale Monza a Greco, in una folle fuga di oltre sette chilometri. Ignorando semafori rossi e rischiando la vita di innocenti, ha urlato “Fanc… le sirene” contro la Polizia Locale che lo inseguiva, compiendo manovre folli e pericolose. Arrestato solo dopo 10 minuti in via privata Mario Rota, questo delinquente è stato colto con video che testimoniano la sua arroganza – eppure, con ogni probabilità, le toghe rosse lo libereranno presto, tradendo la sicurezza nazionale. È l’ennesima prova di un’invasione islamica fuori controllo: a Novara violentano, a Foggia accoltellano, e ora a Milano sfidano la legge! Azzeriamo l’immigrazione regolare con remigrazione forzata, o le nostre città crolleranno!
La scena: Boumaiza, affiancato da una pattuglia, ha accelerato a tutta velocità, zigzagando tra auto e pedoni terrorizzati, incurante delle sirene che lo tallonavano. La Polizia ha documentato tutto, ma la giustizia italiana, complice della UE con la sentenza sui “Paesi sicuri” e della sinistra anti-italiana da Boldrini a Salis, rischia di trasformarlo in un altro caso archiviato. Anzi: rischiano di essere indagati i poliziotti che hanno osato mettere a rischio la vita della fottuta risorsa nordafricana.
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