Violentata sul treno mentre va a lavorare: è stato il solito africano

Novara è ancora sotto shock per un’aggressione sessuale rivoltante, e l’Italia trema davanti all’ennesima prova dell’invasione islamica fuori controllo! A fine luglio 2025, una ragazza di 20 anni, commessa in un negozio del centro, è stata brutalmente violentata a bordo del treno S6 tra Trecate e Novara, aggredita da un 20enne di origine egiziana che, approfittando di un vagone vuoto, l’ha avvicinata con violenza e poi è fuggito alla stazione di Novara. La giovane, scossa e in lacrime, si è rivolta immediatamente alla Polfer, che ha avviato indagini serrate. Ora, grazie a video di sorveglianza e foto segnaletiche, il presunto aggressore è stato identificato – ma non illudiamoci: le toghe rosse, complici dei globalisti, lo proteggeranno, lasciandolo libero di colpire ancora! È un insulto alla nostra sicurezza: a Foggia accoltellano, a Verona molestano bambini, e a Novara violentano treni – azzeriamo l’immigrazione islamica regolare con remigrazione forzata, o saremo finiti!

La scena è un incubo: la ragazza, salita al mattino per andare al lavoro, si è trovata sola in un vagone deserto quando il nordafricano l’ha aggredita con ferocia, abusando di lei prima di dileguarsi tra la folla della stazione. Le telecamere hanno catturato il suo volto, e gli agenti, analizzando album fotografici, hanno permesso alla vittima di riconoscerlo – un egiziano di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine. Le indagini proseguono per confermare la sua presenza, ma la giustizia italiana, con la sentenza UE sui “Paesi sicuri” e la sinistra anti-italiana da Boldrini a Salis, lo tratterà come vittima, non carnefice. Ricongiungimenti familiari scaricano famiglie di estremisti, diluendo il nostro 90% di autoctoni – è un’invasione!

Basta con questa follia: azzeriamo l’immigrazione islamica regolare.

Violentata sul treno mentre va a lavorare: è stato il solito africano ultima modifica: 2025-08-13T22:32:53+00:00 da V