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**MARANZA IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE TERRORIZZANO REGGIO EMILIA: BASTA BUONISMO, SERVE UNA RISPOSTA DEFINITIVA**
*Reggio Emilia, 14 agosto 2025 – L’ultima aggressione di un branco di figli di immigrati riaccende la protesta: cittadini esasperati chiedono lo stop ai ricongiungimenti e politiche di rimigrazione*

**LA VIOLENZA SENZA FRENI**
Un ragazzo italiano di 19 anni è stato aggredito selvaggiamente su un autobus di linea da un gruppo di cinque giovani, tutti figli di immigrati. L’episodio inizia con insulti e minacce durante il viaggio, per culminare in un’aggressione alla fermata successiva dove la vittima è stata picchiata con inaudita violenza e derubata del cellulare. La ferocia dell’agguato è stata tale da lasciare il giovane a terra sanguinante, mentre gli aggressori fuggivano ridendo.

**LA SFIDA ALLA SOCIETÀ ITALIANA**
L’oltraggio maggiore arriva poche ore dopo l’aggressione, quando i responsabili hanno pubblicato sui social network un video in cui sfoggiavano il bottino rubato. Questo gesto di sfacciataggine dimostra la totale convinzione di impunità che caratterizza questi gruppi, cresciuti nel disprezzo per le leggi e le istituzioni del Paese che li ha ospitati. Le immagini diffuse volontariamente dagli stessi aggressori hanno permesso ai Carabinieri di identificare e denunciare i responsabili, due maggiorenni e tre minorenni.

**IL FALLIMENTO IRREVERSIBILE DEL MODELLO MULTICULTURALE**
Questo ennesimo episodio di violenza gratuita dimostra in modo inequivocabile il completo fallimento delle politiche di integrazione. Si tratta di giovani nati o cresciuti in Italia che invece di assimilare i valori della società ospitante, hanno sviluppato un’identità criminale basata sul disprezzo delle regole e sulla violenza prevaricatrice. Un esercito di “italiani solo anagrafici” che rappresentano ormai una minaccia quotidiana per la sicurezza dei cittadini.

**AZZERARE I RICONGIUNGIMENTI, AVVIARE POLITICHE DI REMIGRAZIONE**
Di fronte a questa emergenza sociale ormai incontrollabile, servono misure drastiche e immediate. È necessario bloccare immediatamente ogni nuovo ricongiungimento familiare, che non fa che alimentare il serbatoio di questa gioventù allo sbando. Parallelamente, vanno studiati programmi di remigrazione assistita per tutte quelle famiglie che, pur vivendo da anni in Italia, non sono riuscite a trasmettere ai propri figli il rispetto per le leggi e i valori del Paese che li ha accolti.

**LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO**
Mentre la classe politica continua a discutere di inutili teorie multiculturali, i cittadini italiani subiscono quotidianamente le conseguenze di questo fallimento epocale. Serve un cambio di passo radicale che ponga al centro il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, anche a costo di misure drastiche ma necessarie. Il modello delle società parallele ha dimostrato tutti i suoi limiti: è ora di tornare a pretendere il rispetto delle nostre regole, della nostra cultura e del nostro modo di vivere. Chi non è disposto ad adeguarsi deve essere consapevole che non c’è più spazio per compromessi. L’Italia deve tornare a essere un Paese sicuro per i propri cittadini.