Islamico irrompe in chiesa e vuole uccidere tutti: prete ferito
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L’ultimo sfregio alla Cristianità in un’Italia allo sbando

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PIADENA DRIZZONA (CR) — Pugni contro il volto di un uomo di Dio. Una chiesa profanata da urla e bestemmie islamiche. Un’altra chiesa italiana trasformata in campo di battaglia. L’ultimo atto di questa guerra silenziosa contro la Cristianità si è consumato ieri sera, quando don Antonio Pezzetti, 25 anni di servizio nella Caritas, è stato aggredito da un 23enne marocchino noto alle forze dell’ordine.
L’AGGRESSIONE
Era il tramonto di un sabato qualunque quando il sacerdote stava chiudendo l’oratorio. Nella piazza deserta è comparsa la sagoma minacciosa del nordafricano, alterato dall’alcol e dalla rabbia. “Vi uccido” ha urlato, prima di scagliarsi sul religioso con la tecnica di chi ha frequentato i ring. Solo l’intervento di alcuni parrocchiani ha evitato il peggio, mentre il fratello dell’aggressore stesso tentava di fermare la furia omicida.
IL CARNEFICE
Questo non è un “ragazzo problematico”. È un criminale con un curriculum:
Già coinvolto in un accoltellamento il 27 giugno
Noto alle forze dell’ordine
Con esperienza da pugile trasformata in arma contro inermi
Eppure, nonostante tutto, continuava a circolare libero. Fino a quando non ha deciso di sfogare la sua ira contro un simbolo della comunità: la Chiesa.
LO SCANDALO
Don Pezzetti, dimesso dal pronto soccorso con ferite che “ricorderà a lungo”, ha già ripreso il suo ministero. Mentre il suo aggressore attende la “direttissima” in quel sistema giudiziario che:
Lo aveva già lasciato libero dopo un tentato omicidio
Continua a considerare questi episodi “isolati”
Non prevede espulsioni automatiche per chi aggredisce sacerdoti
LA PROVOCAZIONE FINALE
Il marocchino non ha esitato a caricare anche i carabinieri intervenuti, dimostrando ancora una volta quel disprezzo totale per le istituzioni che caratterizza certa immigrazione. Suo fratello, unico a intervenire in difesa del prete, rappresenta l’eccezione che conferma la regola: queste comunità non si integrano, occupano semplicemente il territorio.
BASTA.
Quanti altri preti dovranno essere picchiati? Quante altre chiese profanate? Quante altre aggressioni dovremo subire prima di una remigrazione di massa degli invasori islamici?
#DifendiamoLeNostreChiese
#EspulsioniSubito
#BastaIslamizzazione
PS: A chi parlerà di “casi isolati”, rispondiamo: ogni aggressione alla Chiesa è un attacco all’Italia. E l’Italia sta esaurendo la pazienza.
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