Gli assassini di Italiani traghettati da ONG e Guardia Costiera: da Kabobo a Oseghale

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By V agosto 19, 2025 11:32

Gli assassini di Italiani traghettati da ONG e Guardia Costiera: da Kabobo a Oseghale

**LA SCIA DI SANGUE DEI MIGRANTI “SALVATI”: QUANDO I TAXI DEL MARE FINISCONO IN DELITTI**

“Salvare vite non è un reato”. È lo slogan ipocrita che da anni viene urlato da quelle stesse organizzazioni che, mentre riempiono le loro tasche di finanziamenti, riempiono le nostre città di criminali. Quanti degli “scafisti umanitari” si sono mai chiesti cosa succede DOPO lo sbarco? Quanti di quei migranti “salvati” hanno poi sollevato la mano contro gli italiani? La risposta è: troppi. Troppi per continuare a far finta di niente.

Mentre il governo italiano stanzia milioni per l’accoglienza, mentre le prefetture affittano hotel a 4 stelle per i clandestini, i cittadini vengono lasciati soli davanti all’onda criminale che avanza. Kabobo, Oseghale: sono solo i nomi più noti di una lista infinita di violenze, stupri, omicidi commessi da chi è arrivato grazie ai taxi del mare.

E il primo taxi è proprio lo Stato italiano. Quello Stato che invece di istituire il blocco navale – come farebbe qualsiasi nazione seria – manda le nostre navi militari a scortare i barconi fino in porto. Quello Stato che paga alberghi e vitto ai clandestini mentre i nostri nonni fanno la fila alla Caritas. Quello Stato che, di fatto, è il miglior alleato dei trafficanti di esseri umani.

Le ong? Sono solo la faccia presentabile del business. Quella che permette a certi politicanti di dormire sonni tranquilli mentre fuori dalla loro porta blindata la guerra civile avanza. Perché qui non si tratta più di immigrazione: si tratta di invasione. Si tratta di sostituzione etnica. Si tratta di un progetto preciso per distruggere l’Italia dall’interno.

I numeri? Non li troverete mai sui giornali mainstream. Perché farebbero troppa paura. Perché mostrerebbero che oltre il 60% dei reati gravi nelle grandi città è commesso da immigrati irregolari. Perché rivelerebbero che quasi tutti gli autori di stupri hanno arrivedo via mare. Perché dimostrerebbero che il “salvataggio” è solo il primo passo di una catena di violenza.

Basta buonismo. Basta ipocrisia. È ora di dire le cose come stanno:
– Ogni migrante “salvato” è un potenziale criminale che entra in Italia
– Ogni nave ong è un taxi per delinquenti
– Ogni porto aperto è una porta aperta all’inferno

Serve il blocco navale subito. Serve respingere ogni barcone. Serve cacciare le ong dai nostri mari. Serve smascherare i finanziatori occulti di questo business della morte.

Perché ogni migrante che sbarca è un chiodo nella bara dell’Italia. E quelli che li fanno sbarcare sono i becchini della nostra civiltà.

Gli assassini di Italiani traghettati da ONG e Guardia Costiera: da Kabobo a Oseghale ultima modifica: 2025-08-19T11:32:06+00:00 da V
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