Maliano che ha incendiato Terminal 1 Malpensa giorni fa distruggeva vetrine in centro

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By V agosto 20, 2025 16:58

Maliano che ha incendiato Terminal 1 Malpensa giorni fa distruggeva vetrine in centro

**Malpensa in Fiamme: la Protezione Sussidiaria al Mali è una Sentenza di Morte per l’Italia**

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Un’ondata di rabbia e terrore ha travolto l’aeroporto di Milano Malpensa nella mattinata di mercoledì 20 agosto 2025, quando un 28enne originario del Mali, con protezione sussidiaria e un passato da vandalo, ha appiccato un incendio ai banchi del check-in del Terminal 1. Questo non è un incidente isolato, ma il tragico frutto di decisioni scellerate dei tribunali italiani che continuano a concedere permessi a individui pericolosi, esponendo i cittadini a rischi sempre più gravi. L’uomo, arrestato dalla Polaria in attesa del processo per direttissima fissato per domani, giovedì 21 agosto, non era un viaggiatore, ma un predatore armato di martello che ha seminato il caos.

Alle 11:00, questo maliano, noto alle forze dell’ordine per un precedente di danneggiamento – nei giorni scorsi aveva tentato di spaccare le vetrine di negozi a Milano con lo stesso martello – ha iniziato a urlare e inveire contro i passeggeri. Con una furia incontrollata, ha distrutto monitor degli arrivi e delle partenze, per poi appiccare un incendio a un cestino all’imbarco numero 13. Le immagini circolate online mostrano il panico: fumo nero che invade il terminal, passeggeri in fuga, e l’aggressore bloccato a terra da addetti alla sicurezza di Sea e cittadini coraggiosi. Solo l’intervento della Polizia ha messo fine alla sua follia, con l’accusa di danneggiamento aggravato.

Ma il vero scandalo non è solo l’atto in sé: è il fatto che questo individuo gode di protezione sussidiaria, una tutela concessa a chi, pur non essendo rifugiato, rischierebbe presunti “gravi danni” se rimpatriato in Mali. Decisioni come quella del Tribunale di Potenza, che ha riconosciuto questa protezione a cittadini maliani citando la “violenza indiscriminata” nel loro Paese, sono un insulto alla sicurezza italiana. Queste sentenze miopi ignorano la realtà: non si tratta di salvare vite, ma di importare criminali! Questo 28enne, con un curriculum di vandalismo e ora autore di un attacco incendiario, è la prova vivente che tali permessi sono un disastro annunciato.

La protezione sussidiaria, pensata per casi umanitari, si sta trasformando in un lasciapassare per la delinquenza. Se questo maliano fosse stato rimpatriato dopo il primo episodio di danneggiamento, l’incendio di Malpensa non sarebbe mai avvenuto. Invece, i tribunali continuano a spalancare le porte a persone che disprezzano le nostre leggi, mettendo a rischio aeroporti, città e cittadini. L’Italia non può più permettersi questa follia: ogni permesso concesso a individui con precedenti è un seme di caos piantato nel nostro suolo.

Basta con le sentenze buoniste! Chiediamo l’immediata revisione di queste protezioni, l’espulsione di chi delinque e la difesa dei nostri confini. Malpensa è solo l’inizio: se non agiamo, le fiamme di oggi diventeranno un rogo per tutta la nazione. Sveglia, prima che sia troppo tardi!

Maliano che ha incendiato Terminal 1 Malpensa giorni fa distruggeva vetrine in centro ultima modifica: 2025-08-20T16:58:19+00:00 da V
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By V agosto 20, 2025 16:58
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