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**Rimini Sotto Shock: un Predatore Filippino Abusa di un Ragazzino e l’Italia Tradisce i Suoi Figli!**

Un’ondata di orrore ha travolto Rimini mercoledì 20 agosto 2025, quando un 34enne filippino, residente a Milano, è stato arrestato per violenza sessuale aggravata ai danni di un minorenne. Il mostro, con una freddezza che fa rabbrividire, ha abusato di un 14enne francese mentre il ragazzino faceva il bagno in mare, trasformando una giornata di vacanza in un incubo. La notizia rivela un dramma che grida vendetta: il ragazzino è riuscito a uscire dall’acqua e a raccontare l’accaduto al padre, scatenando una lite in spiaggia che ha portato all’intervento dei carabinieri. Ma questo arresto non basta a nascondere la vergogna di un’Italia che apre le porte a predatori come questo!

Il fatto è avvenuto in pieno giorno, sotto gli occhi di una spiaggia ignara. Il 14enne, terrorizzato, è corso dal padre dopo l’aggressione, e la rabbia del genitore ha fatto scoppiare una rissa con l’uomo, fermata solo dall’intervento delle forze dell’ordine. Il 34enne filippino, residente a Milano, è stato immediatamente bloccato e arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata, un crimine che merita il massimo della condanna. Ma la domanda resta: come può un individuo del genere vivere nel nostro Paese, libero di muoversi e colpire?

Questo episodio non è un caso isolato, ma il frutto marcio di una politica di accoglienza che ignora la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili. Un 34enne straniero, residente a Milano, che aggredisce un minorenne in spiaggia: è l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata porta con sé pericoli inaccettabili. I nostri figli non possono più sentirsi al sicuro nemmeno durante un bagno al mare, mentre il sistema continua a proteggere chi non ha alcun diritto di stare qui. La Francia, patria della vittima, merita giustizia, ma l’Italia deve prima fare i conti con se stessa.

Basta con questa follia! Chiediamo controlli rigorosi sugli immigrati, espulsioni immediate per chi delinque e una difesa feroce dei nostri territori. Rimini, ex simbolo di vacanza e spensieratezza, non può diventare un terreno di caccia per predatori stranieri. Questo arresto deve essere solo l’inizio: serve un’inversione totale, o i nostri bambini pagheranno il prezzo di una tolleranza cieca. Sveglia, prima che sia troppo tardi!