Salvini: “Difendiamo Italia da immigrazione, pericolo è islam non i russi”
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Mentre Meloni spalanca i porti alle ONG, Salvini chiede la difesa dei confini dal vero nemico: l’immigrazione islamica, non i russi.
**Salvini a Pinzolo: “Difendiamo l’Italia dall’immigrazione, non dai russi!”**
PINZOLO – Matteo Salvini torna a tuonare dal palco della festa della Lega a Pinzolo, dove ha trascorso le sue vacanze, e rilancia il suo messaggio chiaro: il vero pericolo per l’Italia non è la Russia, ma l’immigrazione e l’islamismo integralista. Con il suo stile diretto e battagliero, il leader della Lega ha toccato temi caldi, dalla politica internazionale alla difesa dei confini, passando per progetti ambiziosi come il Ponte sullo Stretto di Messina e la circonvallazione di Pinzolo, accolti da un entusiasta “viva!” della folla.
### Un no deciso alla guerra e a Macron
Salvini non ha risparmiato critiche al presidente francese Emmanuel Macron, definito “un po’ permaloso” e ai minimi storici di popolarità, secondo i sondaggi che vedono l’80% dei francesi stanco del suo mandato. La polemica è scoppiata dopo le sue parole su Rete4, quando, interpellato sull’idea di inviare truppe europee in Ucraina, ha risposto in dialetto milanese: “Tagase al tram” (attaccati al tram). “Ho solo detto quello che pensa la gente: nessuno vuole mandare figli o nipoti a morire in Ucraina. Io sono contro, punto. Se Macron ha voglia di combattere, si metta l’elmetto e ci vada lui”, ha dichiarato, sottolineando l’impegno del governo italiano per la pace. La Francia ha reagito convocando l’ambasciatrice italiana, ma Salvini non arretra: “Non l’ho insultato, voglio la pace, non la guerra”.
### Trump eroe della pace, Europa da riformare
Sul piano internazionale, Salvini guarda con favore a Donald Trump, lodandone il ruolo nella mediazione tra Russia e Ucraina. “Portare Putin in America è stato un passo avanti. Se riuscisse a far incontrare Putin e Zelensky e a fermare la guerra, meriterebbe tre Nobel per la Pace, visto che Obama ne ha preso uno senza fare nulla”, ha ironizzato, difendendo la sua linea non filo-russa ma pragmatica. “La storia ci insegna che chi attacca la Russia, da Napoleone a Hitler, finisce male. Noi lavoriamo per la pace, non per i conflitti”. Sull’Europa, il leader leghista propone un ritorno alla Comunità Economica Europea, lasciando le scelte politiche agli Stati: “I polacchi difendono i confini dai russi, noi li difendiamo dall’immigrazione clandestina”.
### L’immigrazione al centro del pensiero leghista
Il cuore del discorso di Salvini resta la difesa dei confini e dell’identità italiana. “Qui gli Alpini combattevano per non far passare gli austriaci, oggi difendiamo le nostre città dall’immigrazione islamica. Se vediamo donne coperte dalla testa ai piedi per strada, non è un buon segno. Abbiamo le campane, le chiese, le croci in montagna: non vogliamo perderle”, ha tuonato, ricevendo applausi. Per lui, il pericolo reale non sono i carri armati russi, ma l’invasione silenziosa che minaccia la cultura e la sicurezza italiana.
Esatto..