Altro maranza muore su scooter rubato, scoppia la guerriglia islamica: passante massacrato – VIDEO

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By V agosto 25, 2025 19:19

Altro maranza muore su scooter rubato, scoppia la guerriglia islamica: passante massacrato – VIDEO

### Allarme Rosso in Svizzera: Un Giovane Immigrato di Seconda Generazione Muore in Fuga dalla Polizia, e Scoppia l’Inferno Urbano a Losanna! Paralleli con l’Italia per la vicenda Ramy. Stiamo Allevando un Esercito Nemico in Casa Nostra

Svegliatevi, europei! Svegliatevi, italiani! Quello che è accaduto a Losanna, in Svizzera, non è un episodio isolato, ma un urlo che squarcia il silenzio: l’emergenza degli immigrati di seconda generazione è una bomba a orologeria che noi stessi abbiamo innescato con le nostre tasse, il nostro buonismo e la nostra ingenuità criminale! Un ragazzo di 17 anni, svizzero solo di carta ma con radici in culture che non si piegano all’integrazione, ruba uno scooter, fugge dalla polizia come un delinquente esperto e finisce schiantato contro un muro. Il risultato? Non un momento di riflessione, ma sommosse urbane, incendi, violenza cieca e un attacco frontale alle forze dell’ordine. E noi, in Italia, dobbiamo guardare al caso Ramy e tremare: pensavamo di celebrare un eroe, ma stiamo solo ingrassando un esercito ostile che ci si rivolterà contro!

Ricapitoliamo i fatti, per chi ancora si ostina a non vedere. È l’alba del 25 agosto 2025, verso le 3:45, nel cuore di Losanna. Una pattuglia di polizia intercetta questo giovane – residente in città, ma con origini che ricalcano un copione fin troppo noto – alla guida di uno scooter appena rubato, dopo un furto con scasso. Invece di fermarsi, come farebbe chiunque rispetti la legge, accelera, sfreccia a velocità folle in una zona limitata a 30 km/h, perde il controllo su un dosso, colpisce un container e si schianta contro il muro di un garage. I soccorsi accorrono, ma è troppo tardi: muore sul colpo. Un tragico incidente? No, una scelta deliberata di delinquenza che lo ha portato alla rovina. E la polizia? Era a centinaia di metri di distanza, con i lampeggianti accesi, senza nemmeno sfiorarlo. Ma per certi ambienti, la colpa è sempre delle autorità!

E qui scoppia il caos. Alle 21:30, nel quartiere di Prélaz – zona ad alta tensione, covo di rancori etnici – un centinaio di giovani incappucciati, mascherati come guerriglieri urbani, si raduna in avenue de Morges. “Probabilmente” per la morte del loro “fratello”, dice il comunicato delle autorità vodesi. Probabilmente? È evidente! Questi teppisti, alimentati da un odio anti-occidentale che cova nelle periferie d’Europa, trasformano il lutto in violenza: bloccano le strade con container e li incendiano, devastano un bus pubblico riducendolo a un rottame carbonizzato, lanciano mortai pirotecnici contro la polizia come in una guerra di strada. Pompieri e agenti in tenuta anti-sommossa intervengono, ma il disastro è fatto. E il momento più vergognoso? Una cinquantina di questi delinquenti inseguono un uomo bianco innocente, gridando “È un fascista!” e lo aggrediscono brutalmente. Un attacco razzista al contrario, contro un “bianco” colpevole solo di essere lì! Per fortuna, la vittima scappa, ma quanto manca prima che qualcuno ci lasci la vita?

Ora guardiamo all’Italia e tremiamo. Ricordate Ramy Shehata, il ragazzo egiziano di seconda generazione che nel 2019 aiutò a sventare un dirottamento su un bus scolastico? Lo abbiamo osannato, gli abbiamo dato la cittadinanza italiana con fanfare, come se fosse il simbolo dell’integrazione riuscita. “Bravi immigrati!”, abbiamo urlato, spalancando le porte a migliaia di famiglie che portano con sé i germi della discordia. Ma guardiamo in faccia la realtà: Ramy era l’eccezione, non la norma! In Italia, come a Losanna, stiamo crescendo generazioni di giovani nati qui, ma con il cuore e la mente altrove – fedeli a culture che disprezzano l’Occidente, che vedono la polizia come un nemico e la delinquenza come un diritto. Sono un esercito dormiente, nutrito con il nostro welfare, le nostre scuole, i nostri ospedali. Li manteniamo, li educhiamo, e loro cosa fanno? Rubano, scappano, muoiono stupidamente e poi scatenano l’inferno, bruciando le nostre città e aggredendo i “fascisti” – ovvero chiunque non sia come loro!

Questa non è integrazione, è un’invasione! È un’emergenza che sta esplodendo in tutta Europa: da Parigi a Stoccolma, da Milano a Losanna. Questi immigrati di seconda generazione non sono “nostri” solo perché hanno un passaporto: sono mine vaganti, pronte a detonare al primo pretesto. E noi? Continuiamo a pagare, a tollerare, a chiudere gli occhi per paura di essere chiamati razzisti. Basta! È ora di dire basta: rimpatri immediati per chi delinque, controlli rigorosi sulle famiglie, stop al buonismo suicida. Altrimenti, la prossima Losanna sarà Roma, Milano o Napoli. Svegliamoci ora, prima che questo “esercito nemico” che manteniamo ci distrugga dall’interno!

Altro maranza muore su scooter rubato, scoppia la guerriglia islamica: passante massacrato – VIDEO ultima modifica: 2025-08-25T19:19:28+00:00 da V
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