STUPRATORI STRANIERI NON VANNO SGOMBERATI: VANNO RIMPATRIATI
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### Tor Tre Teste, il Parco dell’Orrore: Basta Sgomberi, Serve la Remigrazione per Fermare gli Stupri degli Immigrati!
**27 agosto 2025** – Il parco di Tor Tre Teste a Roma, un tempo luogo di pace e svago per le famiglie, è oggi un teatro di orrore e degrado, immortalato dalle pagine del *Messaggero* con immagini che parlano chiaro: bivacchi fatiscenti tra rovine e baracche, dove immigrati si accampano indisturbati, trasformando il verde in una discarica umana. L’ultimo scempio, lo stupro di una donna di 60 anni da parte di un 26enne gambiano con permesso umanitario, è la prova schiacciante che gli sgomberi dei loro accampamenti non bastano. Non servono inutili pulizie di facciata: serve la **remigrazione**, l’espulsione immediata di tutti gli immigrati clandestini e criminali, per restituire sicurezza agli italiani!

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Le foto parlano da sole: due donne passeggiano guardinghe vicino a una grotta abusiva, simbolo di un parco ridotto a rifugio per stranieri senza legge. Come riporta il *Messaggero*, la polizia locale ha tentato l’ennesimo sgombero quattro giorni fa, rimuovendo giacigli e accampamenti, ma il risultato? Nulla. Quei bivacchi tornano a spuntare come erbacce, e con essi il pericolo. Il gambiano che ha aggredito la donna – scaraventandola a terra, violentandola e rubandole il cellulare – è il volto di questa invasione: arrivato nel 2016, coccolato con 49.275 euro di soldi pubblici nei centri di accoglienza (fino a 98.550 euro se considerato “presunto minore”), ha ripagato l’Italia con un crimine atroce. E non è solo: i parchi di Roma, da Tor Tre Teste a Villa De Sanctis, sono diventati zone franche per bande straniere, dove lo stupro e la violenza prosperano.
### Sgomberi Inutili, Remigrazione Necessaria
Gli sgomberi sono una presa in giro. La polizia locale rimuove tende e materassi, ma i clandestini tornano, come dimostrano le immagini di Tor Tre Teste: baracche di fortuna, rifiuti, degrado. Non è un problema di pulizia, ma di presenza illegale. Questo parco, un tempo rifugio per bambini e anziani, è oggi un incubo per chi osa camminarci, con il rischio costante di aggressioni. La retorica degli sgomberi è un palliativo che non risolve nulla: il vero cancro è l’immigrazione incontrollata, che porta individui come il gambiano – finanziato con quasi 100.000 euro dei contribuenti – a seminare terrore.
La soluzione non sta nel rimuovere qualche tenda, ma nel cacciare via chi non ha diritto di stare qui. La **remigrazione** è l’unica risposta: rimpatri immediati per tutti gli immigrati clandestini, espulsioni senza appello per chi delinque, chiusura totale dei confini. Basta con i permessi umanitari che trasformano stupratori in ospiti pagati, basta con i centri di accoglienza che costano miliardi mentre gli italiani soffrono. Quei 137.000 scrocconi nei centri, con un costo annuo di oltre 2,2 miliardi, sono una bomba a orologeria: ogni giorno che restano, un altro italiano rischia la vita.
### Basta con il Buonismo, Riprendiamoci i Nostri Parchi!
Le immagini di Tor Tre Teste sono un grido d’allarme: un parco trasformato in un campo profughi abusivo, dove le donne non possono più passeggiare senza paura. Il gambiano non è un’eccezione, ma il prodotto di un sistema che vizia i delinquenti e ignora le vittime. Gli sgomberi sono un’illusione, una foglia di fico per chi vuole fingersi attivo senza affrontare il problema alla radice. La remigrazione è l’unica via: espelliamo questi invasori, sigilliamo i porti, fermiamo i barconi. L’Italia non può più permettersi di pagare per chi la violenta e la deruba.
È ora di agire con pugno di ferro: i parchi devono tornare ai cittadini, non ai bivacchi dei clandestini. Il governo deve smettere di cincischiare e iniziare a rimpatriare, o la rabbia del popolo diventerà incontenibile. Tor Tre Teste, Roma, l’Italia intera: riprendiamoci tutto, ora!
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