Terrorismo woke: trans uccidono bambini cristiani in nome del manifesto LGBT
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Mettere fuorilegge tutte le organizzazioni che incitano alla perversione definendola come normale. Allevano terroristi.
**IL terrorismo woke uccide: l’odio contro la normalità colpisce i bambini**
IL terrorismo woke uccide i bambini normali perché odia la normalità e, se non riesce a degradarla, decide di eliminarla. Il loro obiettivo è manipolare le menti per imporre un mutamento della società verso una perversione che rifiuta i valori tradizionali, la fede e la famiglia. Quando la società si oppone, resistendo a questa deriva ideologica, i suoi esponenti più estremisti passano all’eliminazione fisica: o il normale si piega al loro diktat, o viene annientato. Gli attacchi di **Audrey Hale** a Nashville, **Robin Westman** a Minneapolis e le minacce transfemministe contro Pro Vita & Famiglia a Roma rivelano un pattern inquietante: un terrorismo “woke” che prende di mira cristiani, famiglie e chiunque incarni la normalità, colpendo i più vulnerabili, i bambini, per spezzare il cuore della società tradizionale.
### Audrey Hale: il massacro di Nashville
Il 27 marzo 2023, Audrey Hale, 28enne transgender che si identificava come uomo, ha fatto irruzione nella Covenant School, una scuola elementare cristiana a Nashville, Tennessee. Armata di due fucili d’assalto e una pistola, Hale ha aperto il fuoco, uccidendo sei persone: tre bambini di 9 anni – Evelyn Dieckhaus, Hallie Scruggs e William Kinney – e tre adulti – Cynthia Peak, Katherine Koonce e Mike Hill. Ex alunna della scuola, Hale aveva pianificato l’attacco per mesi, come dimostrato dalle mappe dettagliate e dal manifesto ritrovato dalle autorità. In quel documento, intriso di odio verso la comunità cristiana e i suoi valori, Hale esprimeva il suo disprezzo per la “normalità” imposta dalla società tradizionale, vista come un ostacolo alla sua identità e alle sue convinzioni. L’FBI ha indagato l’attacco come un possibile crimine d’odio, evidenziando come Hale avesse scelto una scuola cristiana per colpire il simbolo di una fede che percepiva come nemica. La polizia ha posto fine alla strage abbattendo Hale, ma il danno era fatto: tre bambini innocenti, simbolo della normalità che Hale detestava, avevano perso la vita.
### Robin Westman: l’orrore a Minneapolis
Due anni dopo, il 27 agosto 2025, un altro attacco ha insanguinato gli Stati Uniti. Robin Westman, 23enne transgender che si identificava come donna, ha aperto il fuoco durante una messa scolastica presso la Annunciation Catholic Church di Minneapolis, Minnesota. Due bambini di 8 e 10 anni sono stati uccisi, e 17 persone, tra cui 14 minori, sono rimaste ferite. Westman, che aveva frequentato la stessa scuola cattolica da adolescente, aveva barricato le porte della chiesa con assi di legno per intrappolare le vittime, sparando attraverso le finestre su fedeli e bambini riuniti in preghiera per l’inizio dell’anno scolastico. Poche ore prima, Westman aveva pubblicato un video su YouTube (ora rimosso) che mostrava il suo arsenale, con munizioni incise con frasi come “Where is your God?” e insulti contro i cristiani. Il suo manifesto scritto a mano, pieno di riferimenti a stragi passate e a un odio viscerale verso la fede cattolica, dipingeva la normalità – incarnata dai bambini e dalle famiglie in chiesa – come un nemico da distruggere. L’FBI ha classificato l’attacco come terrorismo domestico e crimine d’odio, sottolineando la premeditazione e il disprezzo di Westman per i valori tradizionali.
### Minacce transfemministe a Roma: “Uccidi i Pro Vita”
Questo odio contro la normalità non è confinato agli Stati Uniti. A Roma, un’affissione pubblica in via Labicana, a due passi dalla sede di Pro Vita & Famiglia, riportava la scritta “Uccidi i Pro Vita”. Questo messaggio, attribuito a gruppi transfemministi, è un incitamento diretto alla violenza contro un’organizzazione che difende la vita nascente e la famiglia tradizionale. Pro Vita & Famiglia, già vittima di un assalto alla sua sede nel 2022 da parte di un collettivo transfemminista, rappresenta tutto ciò che il terrorismo woke detesta: la protezione dei bambini, il valore della famiglia, la resistenza a un’ideologia che cerca di ridefinire la società secondo i propri dogmi. La scritta “Uccidi i Pro Vita” non è solo un atto vandalico, ma un manifesto di morte che rispecchia la stessa mentalità di Hale e Westman: chi difende la normalità e la vita deve essere eliminato, fisicamente o culturalmente, se non si conforma.
### Un’ideologia che odia la normalità
Gli attacchi di Hale e Westman, insieme alle minacce contro Pro Vita & Famiglia, non sono episodi isolati, ma sintomi di una deriva ideologica che si sta radicalizzando. Il terrorismo woke, sotto la bandiera di un’“inclusività” distorta, demonizza cristiani, famiglie e chiunque incarni valori tradizionali. I bambini, simbolo di innocenza e di una società che guarda al futuro, sono il bersaglio privilegiato di questa furia distruttiva. Hale e Westman non hanno solo attaccato scuole cristiane; hanno cercato di cancellare la normalità che quelle istituzioni rappresentano, colpendo i più vulnerabili per spezzare la resistenza di una società che rifiuta di piegarsi. A Roma, il messaggio “Uccidi i Pro Vita” rivela la stessa logica: chi protegge la vita e la famiglia è un ostacolo da abbattere, con le parole o, se necessario, con la violenza.
Questa ideologia non si limita a manipolare le menti attraverso la propaganda; quando fallisce nel convertire, passa all’eliminazione. I manifesti di Hale e Westman, pieni di rancore verso la fede e la normalità, e le minacce contro Pro Vita & Famiglia mostrano un obiettivo chiaro: degradare la società tradizionale o distruggerla. I bambini, come quelli uccisi a Nashville e Minneapolis, non sono solo vittime casuali; sono il simbolo di ciò che questa ideologia odia di più: la purezza, la famiglia, la continuità di una società che rifiuta la perversione come norma.
### Un grido d’allarme per la società
Questi atti di violenza e odio devono scuotere le coscienze. Il terrorismo woke, che si nasconde dietro slogan di giustizia e inclusività, sta mostrando il suo vero volto: un’ideologia che non tollera il dissenso e che è pronta a uccidere per imporre la sua visione. La società deve reagire, proteggendo i suoi valori fondamentali – la vita, la famiglia, la fede – e denunciando con forza chi incita alla violenza contro la normalità. I bambini di Nashville e Minneapolis, le famiglie minacciate, i difensori della vita a Roma meritano giustizia e protezione. Se non fermiamo questa deriva, l’odio woke continuerà a mietere vittime, colpendo il cuore stesso della nostra civiltà: i nostri figli.
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