Related Articles

• Bologna, spacciatori e stupratori nei centri accoglienza per minori – VIDEO 2 23.Apr
• Circondato e picchiato davanti a scuola da coetanei immigrati 0 10.Ott
• Video prigioniera israeliana spiega perché dobbiamo azzerare l’immigrazione islamica 1 30.Gen

# Basta con le Toghe Rosse: Salvini, l’Unico Leader che ha Chiuso i Porti e Fermato l’Invasione Migratoria!

In un’Italia sempre più assediata da un sistema giudiziario politicizzato e ideologicamente sbilanciato a sinistra, Matteo Salvini emerge come l’unico baluardo contro l’invasione incontrollata di migranti. Le cosiddette “toghe rosse” – quei magistrati che sembrano più interessati a perseguire agende politiche che a fare giustizia – non si arrendono. L’ultima vergogna? L’impugnazione in Cassazione dell’assoluzione di Salvini nel caso Open Arms da parte della Procura di Palermo. Ma Salvini non trema: al comizio della festa della Lega a Bolgare (Bergamo), ha sfidato apertamente i giudici, rivendicando con orgoglio le sue scelte che hanno salvato l’Italia dal caos migratorio.

Ricordiamo i fatti, per smascherare questa persecuzione giudiziaria. Nel 2019, da ministro dell’Interno, Salvini rifiutò lo sbarco di 147 clandestini dalla nave Open Arms, una Ong spagnola che, come tante altre, funge da taxi del mare per trafficanti e scafisti. Quella decisione non fu un capriccio, ma una mossa decisiva per chiudere i porti e fermare l’invasione che stava sommergendo il nostro Paese. Grazie a Salvini, gli arrivi via mare calarono drasticamente: da oltre 180.000 nel 2016 a meno di 12.000 nel 2019. Oggi con il blocco navale immaginario siamo a 300mila sbarchi in meno di tre anni di governo.

Lui solo ha avuto il coraggio di dire “basta” al business dell’immigrazione, proteggendo i confini nazionali e la sicurezza degli italiani. E per questo, la sinistra giudiziaria lo ha trascinato in tribunale, accusandolo di sequestro di persona e chiedendo 6 anni di carcere!

Dopo un processo durato anni, nel dicembre 2024, il tribunale di Palermo lo ha assolto con formula piena: “il fatto non sussiste”. Una vittoria schiacciante per la verità e per l’Italia sovrana. Ma le toghe rosse non accettano la sconfitta. A luglio 2025, la Procura di Palermo ha impugnato la sentenza in appello, e ora si parla di ricorso in Cassazione. È un accanimento politico evidente, un tentativo di rovesciare con le aule di tribunale ciò che la politica democratica ha deciso. Salvini lo ha detto chiaro a Bolgare: “Potreste avere il primo segretario e ministro che finisce in galera”. Ma lui non ha paura: “Ho difeso l’Italia e lo rifarei mille volte”. Parole di un vero leader, non di un politicante pavido.

Queste toghe rosse rappresentano il peggio del nostro sistema: un potere giudiziario che si erge a giudice supremo della politica, ignorando la volontà popolare. Mentre Salvini combatteva per chiudere i porti e negoziare accordi con la Libia per bloccare le partenze, questi magistrati – spesso allineati con la sinistra radical chic – aprivano indagini su chi difendeva la nazione. È una caccia all’uomo contro chi osa opporsi all’immigrazione di massa, che porta criminalità, degrado e costi insostenibili per i contribuenti italiani. Salvini è l’unico che ha agito: non Meloni, non Conte, non nessun altro. Lui ha fermato l’invasione, riducendo gli sbarchi del 90% durante il suo mandato. E per questo merita applausi, non manette!

Basta con questa giustizia a senso unico! L’Italia ha bisogno di riforme radicali per depoliticizzare la magistratura, separare le carriere e punire chi abusa del potere per fini ideologici. Salvini non è solo: milioni di italiani sono con lui, stanchi di vedere il Paese ostaggio di Ong straniere e giudici partigiani. A Bolgare, il suo messaggio è risuonato forte: orgoglio per aver protetto l’Italia, zero paura delle conseguenze. È tempo di dire no alle toghe rosse e sì a leader come Salvini, che mettono l’Italia prima di tutto. Forza Matteo, l’Italia vera è con te!