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Fino a pochi anni fa la sola ipotesi che dei musulmani marciassero sulle città italiane in nome di Maometto sarebbe stata fantascienza. Oggi è ‘normale’. Immaginate cosa potrebbe essere normale tra cinque o dieci anni se il governo non azzera – ora! – l’immigrazione islamica regolare. Invece approvano decreti flusso di 500mila musulmani per poi gloriarsi dell’aumento dei posti di lavoro: sono i lavori per gli invasori!

# Allarme Islamizzazione: Corteo Islamico a Bologna TUTTI Maschi in età Militare – Un Segnale Terrificante di Sottomissione e Invasione Culturale!

**A Bologna, una marcia che grida pericolo: islamici celebrano Maometto, ma le donne sono escluse. La Lega tuona: “Questa non è integrazione”**

Le eurodeputate Sardone e Cisint lanciano l’allarme: «Dopo gli eventi con donne relegate nei recinti per il Ramadan o per l’Ashura, c’è un nuovo segnale evidente della concezione di donna sottomessa che è diffusa in tante comunità islamiche». È un campanello d’allarme che squarcia il velo dell’ipocrisia: l’Italia sta scivolando verso un futuro oscuro di sharia, moschee ovunque e diritti calpestati!

“Juloos” e “Milad”, due parole che in arabo significano rispettivamente “processione e nascita”. Queste non sono solo termini innocui: rappresentano l’ennesima dimostrazione di forza di comunità islamiche che si insinuano nelle nostre città, minacciando di trasformare l’Italia in un califfato! È proprio il nome della marcia islamica che ha invaso Bologna il 31 agosto, per celebrare con arroganza la nascita del profeta musulmano Maometto. Questa manifestazione da brividi è stata sponsorizzata dalla pagina Hanafi media Italy, un canale che diffonde notizie su eventi islamici in Italia, alimentando un’onda di radicalizzazione che ci sommerge giorno dopo giorno. In un video agghiacciante pubblicato sui social, si vedono fedeli marciare sventolando bandiere islamiche in una strada blindata da nastro rosso e bianco, come se stessero conquistando territorio! Il corteo è partito da via San Donato e ha proseguito fino a via del Carpentiere, un percorso che simboleggia l’avanzata inesorabile di una cultura aliena ai nostri valori.

### Il Corteo per gli Auguri a Maometto: Donne Escluse, un Segno di Apocalisse Culturale!

Accanto agli uomini in processione, ce ne sono altri vestiti di bianco con pettorine gialle – un vero e proprio servizio d’ordine privato, come una milizia che impone la legge della sharia nelle nostre strade! La Lega ha reagito con sdegno furioso in una nota firmata dalla vicesegretaria Silvia Sardone, dall’europarlamentare Anna Maria Cisint e dal consigliere comunale Matteo Di Benedetto, denunciando che «la manifestazione sembra non prevedere la presenza di donne e presenta anche una sicurezza privata organizzata dalle associazioni musulmane presenti». È un orrore che non possiamo ignorare: dove sono le donne? Relegate, invisibili, sottomesse – un preludio terrificante a un’Italia dove i diritti femminili vengono annientati!

«Dopo gli eventi con donne relegate nei recinti per il Ramadan o per l’Ashura – proseguono gli esponenti del Carroccio – c’è un nuovo segnale evidente della concezione di donna sottomessa che è diffusa in tante comunità islamiche». E non è tutto: hanno ricordato con allarme che «Bologna negli ultimi tempi ha visto un imam espulso per posizione estremiste e un altro che fa l’influencer sui social esprimendo idee radicali condite da insulti agli esponenti leghisti». Questa città, un tempo culla di libertà, sta diventando un covo di radicalismo islamico, con imam che predicano odio e influenzano menti vulnerabili!

La Lega ha lanciato una richiesta urgente di chiarimenti al primo cittadino, un grido di disperazione: «Per il sindaco Matteo Lepore, sempre pronto a festeggiare il Ramadan sui social o a promuovere la macellazione Halal, la diffusione dell’islamismo è un fatto positivo? Questi eventi non aiutano l’integrazione, anzi sembrano prove di forza che contrastano apertamente con la nostra cultura e con i nostri valori». È una provocazione che ci urla in faccia: l’islamizzazione non è un’integrazione pacifica, ma un’invasione calcolata che erode le nostre radici cristiane e democratiche!

In conclusione, «il silenzio della sinistra e delle femministe sui diritti delle donne musulmane cancellati dall’Islam con un colpo di spugna è vergognoso e senza scuse».

Questo silenzio complice è un tradimento imperdonabile! Per salvare l’Italia da un futuro di sharia imposta, moschee che spuntano come funghi velenosi e donne ridotte a ombre invisibili, è imperativo azzerare l’immigrazione islamica regolare ora! Basta ingressi: solo fermando questo flusso possiamo evitare che le nostre città diventino enclavi di terrore e oppressione. L’allarme è suonato – ignorarlo significa condannarci alla sottomissione!